(ANSA) - FIRENZE, 06 NOV - Perentoria ordinanza della Regione
Toscana per ridurre gli spostamenti interregionali e arginare
l'assalto alle seconde case, specie al mare: oltre ai residenti,
è stato deciso, può stare in Toscana chi ha il medico di
famiglia. Lo ha stabilito il presidente Eugenio Giani fissando
un criterio esatto. "Il rientro presso il proprio domicilio,
abitazione o residenza in Toscana, è consentito solo per coloro
che hanno sul territorio regionale il proprio medico di medicina
generale o il pediatra di famiglia", prevede l'atto firmato
oggi. Secondo il testo sono "in ogni caso" consentiti "i rientri
motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di
necessità, per motivi di salute o di studio". Giani teme
l'arrivo dalle zone rosse dei proprietari di case in località
turistiche, come i lombardi in Versilia. Intanto in regione
nelle 24 ore si segnalano altri nuovi 2.592 positivi e 32
decessi. Il numero dei morti supera la barriera dei 1.500 (1.502
esatti) dall'inizio della pandemia. La Toscana scala il settimo
posto nazionale, fra le regioni, per il rapporto di casi ogni
100.000 abitanti. Ora i pazienti ricoverati in ospedale sono
complessivamente 1.512 di cui 209 in terapia intensiva. La Asl
Toscana Nord Ovest (Pisa, Lucca, Massa Carrara, Livorno) ha
fatto un appello alla popolazione affinché si rechi ai pronto
soccorso solo per effettive urgenze. A Firenze si prepara un
piano per test rapidi a 32.000 studenti. Sono entrate a regime,
benché in una fase di fisiologico rodaggio, le tre centrali di
tracciamento allestite a Firenze, Arezzo e Carrara con centinaia
di addetti. Si è riunito in prefettura a Firenze un tavolo di
monitoraggio permanente dei dati epidemiologici attraverso un
metodo di georeferenziazione dei casi positivi nell'area
metropolitana in base a dati raccolti dall'Azienda Usl Toscana
Centro. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it