(ANSA) - FIRENZE, 17 NOV - La vicenda umana e artistica di
Dante, il suo esilio e le sue vicissitudini possono essere
pienamente compresi solo dentro la storia italiana fra il
Duecento e il Trecento. Ma qual era l'Italia al tempo del sommo
poeta? A questa domanda cerca di dare una risposta il convegno
'Ghibellin fuggiasco.
"L'itinerario di Dante esule fu tutt'altro che libero: una fitta
trama di rapporti personali e alleanze sovralocali estendeva ben
oltre le mura di Firenze i tentacoli dei suoi avversari -
spiegano i ricercatori -. L'Italia del Centro e del Nord, quella
che si usa chiamare Italia comunale, era per lui una scacchiera
fatta di 'bianchi' e di 'neri', di amici e nemici, con la
complicazione che le caselle potevano cambiare frequentemente
colore". "Il convegno, realizzato con il contributo di dodici
giovani studiosi, rappresenterà un'Italia politica medievale che
non può essere spiegata a partire dalla singola città: è
l'Italia costituita da reti di solidarietà politica di scala
sovralocale, riconducibili da una parte al Regnum Italiae e
dall'altra alle terre della Chiesa, insieme ad alcune grandi
città, Roma, Genova e Venezia, la cui proiezione territoriale
integrava gli altri due sistemi".
Il convegno si terrà a partire dalle 14.30 del 18 novembre in
diretta su https://www.youtube.com/SagasUniFiVideo .E' possibile
anche partecipare attivamente inviando commenti e domande
all'indirizzo ghibellinfuggiasco20@virgilio.it (ANSA).
Dante: L'Italia ai tempi sommo poeta, convegno a Firenze
Il 18 e il 19 /11 online 'Ghibellin fuggiasco'