(ANSA) - PISA, 15 APR - Fingeva di compiere trasferte per
ottenere i rimborsi, 26mia euro in sette anni, l'ufficiale
giudiziario arrestato oggi dalla squadra mobile mentre era in
servizio all'ufficio notifiche del tribunale di Pisa, in
esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere
disposta dal gip e chiesta dalla procura dopo un'indagine che ha
preso in esame almeno 6mila fascicoli giudiziari gestiti
dall'indagato tra il 2014 e il marzo 2021. L'uomo è accusato di
truffa aggravata ai danni dello Stato e sostituzione di persona.
In almeno 2500 episodi gli inquirenti hanno trovato indizi della
condotta infedele dell'ufficiale giudiziario.
L'indagine, coordinata dal pm Miriam Romano, è scaturita da
una segnalazione interna nell'ottobre scorso e ha fin qui
ricostruito l'incasso di circa 26mila euro di rimborsi non
dovuti: la procura ha chiesto e ottenuto anche un sequestro per
l'equivalente delle somme incassate dal funzionario per
trasferte di lavoro mai fatte. Per aggirare le restrizioni anti
Covid, che imponevano la richiesta di appuntamenti, ha spiegato
il procuratore Alessandro Crini, "l'ufficiale giudiziario usava
il suo cellulare per chiamare in ufficio e attivare pratiche
fittizie simulando le voci degli avvocati delle parti coinvolte,
poi compilava falsi verbali di esecuzione del proprio lavoro per
intascare i rimborsi spese". Il procuratore ha spiegato anche la
scelta di arrestarlo sul luogo di lavoro: "E' stata una
valutazione puramente investigativa per assicurarci che la
perquisizione si svolgesse dove venivano commessi i presunti
reati e senza correre il rischio che alcuni fascicoli potessero
essere portati all'esterno dell'ufficio stesso". (ANSA).
Finte trasferte per rimborsi, arrestato ufficiale giudiziario
Sotto lente migliaia pratiche per rimborsi e 26mila euro