Sono 4 non 6 le dosi di vaccino Pfizer-Biontech somministrate alla 23enne tirocinante di psicologia clinica a Massa (Massa Carrara) domenica scorsa.
La novità, spiega la Asl Toscana nord ovest in una nota, "è emersa nel corso dell'audit interno effettuato dall'Asl Toscana nord ovest e terminato nella serata di ieri all'ospedale Apuane di Massa, nel corso del quale è stato analizzato in maniera accurata il flacone utilizzato per la vaccinazione ed è stato misurato il quantitativo esatto di soluzione vaccinale ancora presente", pari a 0,15 ml. Tenuto presente che la fiala contiene all'origine 0,45 ml di siero, tolto lo 0,15 di soluzione vaccinale ancora presente, "è in realtà di circa 0,30 ml, corrispondente al quantitativo impiegato per 4 dosi di vaccino", il dosaggio iniettato per errore alle 23enne.
"Il fatto che la quantità di vaccino iniettato sia stato di poco superiore a 4 dosi - sottolinea la Asl - è importante perché la sperimentazione effettuata da Pfizer per individuare le conseguenze del sovradosaggio era arrivata appunto a testare un quantitativo di 4 dosi di principio attivo inoculate contemporaneamente, senza che per i pazienti ci fossero state conseguenze particolari". Nell'eventualità delle sei dosi, come spiegato ieri dalla stessa Asl, sarebbe stato il primo caso al mondo.
L'Azienda sanitaria spiega che l'audit "ha confermato la dinamica già ipotizzata nelle ore precedenti: l'infermiera non ha inserito la soluzione fisiologica nel flaconcino, non ha quindi eseguito il passaggio della diluizione e ha aspirato il quantitativo necessario a preparare una dose con le siringhe di precisione fornite dalla farmacia aziendale". E' accaduto quello che la Asl definisce "scivolone cognitivo".
Quanto alle condizioni della giovane "sta bene ma è tenuta ancora sotto stretto controllo, sempre in collegamento con la struttura di immunologia di Careggi".