(ANSA) - FIRENZE, 13 GEN - Un percorso nella letteratura
classica per seguire le narrazioni che gli antichi elaborarono
delle loro epidemie, reali o immaginarie. E' 'COME SI RACCONTA
UN'EPIDEMIA.
L'autore, mantenendo uno stretto contatto con le fonti ma nel
modo più piano, accessibile anche per i 'non addetti ai
lavori', muove dal racconto più 'moderno', quello di Tucidide,
procede a ritroso sino all'inizio dell'Iliade, per poi passare
all'Edipo tiranno di Sofocle e al poema Sulla natura delle cose
di Lucrezio, senza dimenticare i principali episodi che si
ebbero nell'impero romano, dagli anni di Tito e poi di Marco
Aurelio sino a Giustiniano. Nel volume si offre così, accanto a
una ricostruzione storica dei vari morbi, soprattutto un'analisi
delle interpretazioni che essi suscitarono: con approcci anche
sensibilmente diversi, ma quasi sempre riconducibili ad alcuni
quesiti e motivi di fondo. Così la 'peste' si fa questione
etica e talora religiosa ancor prima che biomedica, interagisce
col potere e interpella molteplici saperi, per assurgere a
metafora potente e polisemica, oltre che costituire un male
ricorrente, per vari aspetti accostabile alla guerra.
Impostazioni e chiavi di lettura che, si fa presente, al di là
dell'enorme distanza degli scenari materiali e cognitivi hanno
ancora molto da dire per chi rifletta criticamente sulla
drammatica esperienza della pandemia di Covid-19. (ANSA).
Da Iliade a Tucidide, come si racconta un'epidemia
Saggio Stolfi, viaggio narrazioni antichi con occhio al Covid