Toscana

Islam:comunità, no moschea Firenze,un Paese voleva 'suo'imam

Chi voleva pagarla? 'Come dice Gesù non si dice il peccatore...'

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 21 GEN - Un Paese straniero era disposto a finanziare la nuova moschea di Firenze ma a patto di poter nominare l'imam. Così la comunità islamica fiorentina ha detto 'no, grazie' rinunciando, per ora, al progetto di realizzare il suo luogo di culto. "Vogliamo pregare con dignità ma anche in libertà", è stato spiegato, così la preghiera continuerà a svolgersi in un ex garage del centro. A illustrare i motivi del rifiuto della proposta proveniente da uno Stato finanziatore è lo stesso leader della comunità Izzedin Elzir, intervistato dall'emittente Controradio. Nell'intervista l'imam di Firenze ha ricordato che l'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, aveva messo a disposizione un terreno a Sesto Fiorentino, in accordo con il sindaco di Sesto e l'università.
    Da qui la ricerca di fondi per realizzare la moschea, trovandoli in due Paesi. Ma uno di questi Stati si sarebbe poi tirato indietro, pur scusandosi, "per motivi di geopolitica mondiale", ha spiegato Izzedin Elzir. L'altro Paese invece "ha detto di essere disponibile ma di volere nominare l'imam. Ci siamo riuniti come comunità e ci siamo detti che la libertà è più importante della costruzione di una moschea o di essere legati ad alcun Paese". "Chi sono questi due Paesi?", gli è stato pure chiesto. "Come dice Gesù Cristo si dice il peccato, non il peccatore", ha risposto Izzedin Elzir aggiungendo che il Paese dettosi disponibile avrebbe anche inizialmente pensato a nominare lo stesso Elzir, "ma è il concetto che non abbiamo accettato: siamo una comunità islamica fiorentina, italiana e vogliamo restare in questa indipendenza, senza essere condizionati da nessuno", anche se "sappiamo che la libertà costa". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it