(ANSA) - FIRENZE, 07 FEB - Riapre al pubblico domani la sala
del Colosso della Galleria dell'Accademia di Firenze dopo un
restauro e un restyling dell'allestimento, iniziato nell'ottobre
del 2020. Tra le novità un nuovo impianto di illuminazione di
ultima generazione, studiato per garantire una migliore visione
delle opere e l'efficientamento energetico.
Per quanto riguarda i lavori strutturali, è stato spiegato, è
stato fatto il consolidamento delle capriate lignee e la
sostituzione degli impianti. La sala del Colosso, caratterizzata
dall'imponente bozzetto in terra cruda del Ratto delle Sabine,
capolavoro del Giambologna, ospita la collezione della pittura
fiorentina del Quattrocento e del primo Cinquecento. Dopo i
lavori è stata creata una nuova saletta, a cui si accede
attraverso quella del Colosso, dedicata nello specifico al
Quattrocento, con opere come il Cassone Adimari dello Scheggia e
la Tebaide di Paolo Uccello. La temporanea chiusura al pubblico
della sala e la movimentazione delle opere è stata l'occasione
per una rivalutazione del loro stato di conservazione: alcune
opere sono state sottoposte a veri e propri restauri, come la
Resurrezione di Cristo di Raffaellino del Garbo e la tempera su
tavola di Giovan Francesco da Rimini raffigurante San Vincenzo
Ferrer, mentre in altri casi l'intervento ha interessato solo le
cornici dorate. "Quando abbiamo deciso di agire sulle capriate
della sala del Colosso, il cui stato verteva in gravi condizioni
da anni - spiega Cecilie Hollberg, direttore della Galleria
dell'Accademia - è stato necessario disallestire la sala ed è
stata l'occasione per risistemare l'allestimento della
collezione con luci nuove e pareti colorate, per le quali
abbiamo usato uno speciale blu che mi piace chiamare blu
Accademia. Le opere sono state distanziate per rendere il
percorso più fluido, utilizzando anche supporti più leggeri,
meno invasivi, per le didascalie, tutte riviste e cambiate".
(ANSA).
Galleria Accademia riapre sala Colosso con nuove luci
Restauro e restyling per ambiente che ospita pittura 400-500