(ANSA) - S.ANNA DI STAZZEMA (LUCCA), 25 APR - "Sono pacifista
ma ho vissuto il nazismo e oggi lo vedo nella Russia.
Così Enio Mancini, 84 anni, uno dei superstiti dell'eccidio
nazifascista del 12 agosto 1944 a Sant'Anna di Stazzema (Lucca),
che causò 560 vittime fra i civili rifugiati sulle colline sopra
la Versilia; tra i morti mitragliati e bruciati c'erano 130
bambini. Mancini aveva 6 anni e scampò alla ferocia, oggi è
rimasto uno dei due fondatori dell'associazione dei Martiri di
Stazzema ancora in vita.
"Da pacifista non posso accettare quello che sta avvenendo in
Ucraina - dice - Appena è stata invasa dalla Russia, ho esposto
sul mio terrazzo la bandiera della pace. Trovo una somiglianza
tra la Russia di oggi e la Germania di ieri. Putin ha invaso
l'Ucraina dicendo di volerla liberare dai nazisti, ma nazista è
lui e il suo esercito. Ora quello che è necessario fare con
urgenza è di liberare i civili e cacciare l'invasore", "il mio
motto è sempre stato 'Mai più una Sant'Anna', ed invece mi
rattrista vedere che non è così". (ANSA).
Ucraina: superstite S.Anna, rivedo nazismo in Putin e Russia
Enio Mancini è uno dei 2 sopravvissuti strage 1944 oggi in vita