Toscana

Assolto 11 anni dopo, avrà 490.000 euro per ingiusta detenzione

Trafila giudiziaria per muratore accusato rapina. Ma aveva alibi

Redazione Ansa

(ANSA) - VIAREGGIO (LUCCA), 02 NOV - Finì ingiustamente detenuto in carcere per una rapina violenta, ma 11 anni dopo i fatti lo Stato si trova a risarcirlo di 490.000 euro all'esito di una revisione del processo presso la corte di appello di Genova che ha stabilito che aveva un alibi. La vicenda riguarda un muratore tunisino, ora 43enne, che venne condannato per rapina aggravata a 4 anni e 8 mesi di cui scontò tre anni e mezzo in carcere. L'accusa, viene ricostruito, riguardava un fatto nella notte del 7 settembre 2011 alla stazione di Viareggio (Lucca), una rapina dove rimase accusato - e poi imputato nei processi - per via della testimonianza di un uomo assalito di notte da due giovani con ascia e coltello che disse di averlo riconosciuto come autore dell'aggressione. Gli avevano rapinato il portafoglio con 100 euro. Il tunisino Mounir Knani, titolare di una ditta edile artigianale, entrò così in una trafila processuale e venne condannato dal tribunale di Lucca il 30 maggio 2012 e dalla corte di appello a Firenze il 27 giugno 2014. Venne recluso, ma le indagini difensive del suo avvocato, Stefano Gambini, dimostrarono che l'uomo la notte della rapina era in casa dove c'erano la fidanzata italiana, poi diventata moglie, la figlia di lei e un'altra donna, tunisina, che peraltro indicava come colpevole della rapina il suo ex fidanzato. In base a queste testimonianze la Cassazione ha disposto la revisione del processo. Davanti alla corte di appello di Genova il tunisino è stato assolto "per non aver commesso il fatto". Fatta la domanda di riparazione, per l'indennizzo da ingiusta detenzione, il 28 ottobre scorso è diventata definitiva l'ordinanza della corte di appello di Genova del 14 marzo 2022 che quantifica 235,82 euro per ogni giorno di ingiusta detenzione in carcere e 117,91 euro per ogni giorno ai domiciliari - totale 305.850,54 euro - cui vengono aggiunti i mancati guadagni per non aver potuto lavorare.
    (ANSA).
   

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