(ANSA) - FIRENZE, 07 NOV - La storia "di una signora che a
febbraio voleva adottare una famiglia ucraina, ma era disperata
perché erano finite: alla onlus le avevano detto che erano
rimaste solo quelle siriane". La questione migranti, "o meglio
il tema dell'integrazione, affrontato con il punto di vista di
Mendel, padre della genetica".
Prodotto da Arcobaleno Tre e MZL, con l'organizzazione
generale di Lucio e Niccolò Presta, il tour - che durerà un anno
- ha già toccato i 100 mila biglietti venduti solo sulla
piattaforma Ticketone.
"È un ted questo spettacolo, in cui parlo di adozioni,
diritti civili, tra momenti pungenti e temi scottanti. non ci si
annoia. Mi aspetto le polemiche, le stroncature sane", racconta
Zalone incontrando la stampa a Firenze alla vigilia
dell'esordio. "Nelle prime tre date a Senigallia la mia
performance è andata crescendo - scherza - il primo giorno mi
avreste stroncato, il secondo incensato".
"Se ho mai sofferto per le polemiche? Una volta sola, ho
fatto l'imitazione di Misseri e me ne sono pentito, forse ho
sbagliato, era eccessiva. Da lì ho imparato a limitarmi,
tracciando una linea di confine tra ciò che è simpatico e cio
che è inopportuno". Ma la voglia di stuzzicare è rimasta: "Nello
spettacolo propongo la storia di una famiglia arcobaleno che
adotta un bambino in un orfanotrofio di Predappio. Come andrà a
finire?". (ANSA).
Zalone torna a teatro, dai migranti a Putin, non temo polemiche
Meloni? Mi ha colpito la sua capacità di comunicazione