(ANSA) - FIRENZE, 25 DIC - "Come si divulgano con dovizia di
particolari e appassionata partecipazione le scelte di morte,
così si narrino con onesta verità le storie di vita, quelle di
malati e disabili che chiedono di vivere, di famiglie che li
sostengono, di comunità che condividono e includono. È troppo
chiedere una parità di trattamento nella divulgazione dei
fatti?".
"Un grido di vita buona sale dal mondo - ha detto Betori -,
ma trova così poco ascolto da chi ha in mano le sorti dei
popoli. Lo dobbiamo denunciare con forza per rivendicare per
tutti una vita dignitosa, soprattutto per chi è in condizioni
estreme di vita, fino alla dipendenza vitale. La soluzione delle
sofferenze umane non può essere il rifiuto della vita, quello
che la non-lingua del politicamente corretto propone come la
morte dignitosa, bensì la possibilità offerta a tutti di vivere
in modo dignitoso, perché amati, anzitutto, e poi sorretti con
adeguati sostegni, accompagnati e non abbandonati, come scienza
e carità rendono possibile". (ANSA).
Eutanasia: card.Betori,chi comunica narri anche storie di vita
"È troppo chiedere parità di trattamento in divulgazione fatti?'