(ANSA) - MILANO, 27 DIC - Era fra i cinque attivisti
ambientalisti di Ultima generazione che lo scorso 7 dicembre
hanno fatto un blitz gettando vernice sull'ingresso del teatro
alla Scala e anche fra quelli che a luglio si sono incollati al
vetro di protezione della Primavera del Botticelli agli Uffizi.
Ma ora Simone Ficicchia, ventenne di Voghera, spiegano dal
movimento, è stato convocato al tribunale di Milano su richiesta
della questura di Pavia "a un'udienza indetta per discutere
l'applicazione di misure di sorveglianza speciale", cioè misure,
previste dal codice antimafia del 2011, per evitare che soggetti
socialmente pericolosi commettano reati.
"Il mio è il primo caso di questo genere non solo in Ultima
generazione, ma anche fra gli attivisti per il clima. Questi
provvedimenti sono generalmente destinati a casi di mafia. Un
uso così politico non era mai successo" e indica, secondo
Simone, "un inasprimento della repressione in questo settore".
"Abbiamo paura non tanto per noi ma per la libertà di
espressione in generale" aggiunge. Per questo Ultima generazione
ha deciso di fare un presidio "partecipato e festoso" davanti al
tribunale il giorno dell'udienza a cui invitano "famiglie e
chiunque voglia dare solidarietà". "Non ci lasceremo intimidire"
assicurano gli attivisti.
Nelle oltre 70 pagine della convocazione Ficicchia è definito
come "soggetto socialmente pericoloso" e ""denunciato e
condannato più volte" ma "questo non è vero" precisa Simone,
"sono stato denunciato" ma non c'è stata "nessuna condanna". E
non c'è stata nessuna resistenza a pubblico ufficiale: "non c'è
mai stata resistenza attiva, ma solo totalmente passiva".
"Siamo oltre la criminalizzazione del dissenso: qui - ha
conclude il legale di Simone, Gilberto Pagani - è in gioco non
soltanto il diritto di esprimere le proprie opinioni ma la
sopravvivenza dell'umanità sul nostro pianeta". (ANSA).
Partecipò a blitz Uffizi e Scala,chieste misure sorveglianza
Udienza a Milano il 10 gennaio, presidio di Ultima generazione