(ANSA) - FIRENZE, 28 DIC - Una scarica elettrica, in seguito
a un fulmine, all'origine di un "nuovo straordinario materiale,
finora sconosciuto". Lo rende noto l'Ateneo fiorentino spiegando
che si tratta di un quasicristallo, individuato da Luca Bindi
grazie alla strumentazione dei laboratori dell'Università di
Firenze dove è ordinario di mineralogia.
"I quasicristalli sono materiali in cui gli atomi sono
disposti come in un mosaico, in modelli regolari ma che non si
ripetono mai nello stesso modo, diversamente da quello che
succede nei cristalli ordinari - spiega Bindi -. Fu Dan
Shechtman, poi premiato con un Nobel, a studiarne negli anni '80
la struttura, che li rende preziosi anche per applicazioni in
vari settori industriali. Quindici anni fa fui proprio io a
scoprire che tale materiale esisteva anche in natura, grazie
all'individuazione del quasicristallo in un campione di
meteorite conservato nel Museo di Storia Naturale
dell'Università di Firenze. Dopo quello, abbiamo scoperto altri
quasicristalli di natura extraterrestre e il primo di natura
antropica, formatosi nel processo di detonazione del primo test
nucleare condotto dagli Usa nel 1945: tutti prodotti in
condizioni di pressioni e temperature estreme in nano-secondi".
L'attenzione degli studiosi si è poi concentrata anche sulle
fulguriti, prodotte quando il calore sviluppato dalla scarica
elettrica fonde la sabbia silicea contenente quarzo. "Il
campione che abbiamo analizzato si era formato probabilmente
dalla fusione di sabbia e materiale di una linea elettrica
abbattuta da una potente scarica di un fulmine - spiega Bindi -.
La presenza di vetro siliceo suggerisce che abbia raggiunto
temperature di almeno 1710 °C". (ANSA).
Fulmine fa scoprire un nuovo materiale, un quasicristallo
Individuato da Luca Bindi, ordinario all'Ateneo di Firenze