(ANSA) - LUCCA, 18 AGO - Un gruppo di architetti francesi è
salito sulla Torre Guinigi di Lucca per un progetto dedicato ai
giardini pensili in Europa: l'accurato lavoro di ricerca è
portato avanti dallo studio francese ChartierDalix, che in
questi giorni ha visitato la torre per eseguire riprese
fotografiche.
Visitata da migliaia di turisti, che salgono 230 gradini fino
alla cima per ammirare un panorama straordinario, la Torre
Guinigi, alta 45 metri, è conosciuta nel mondo per la presenza
di un giardino sulla sua sommità, sette lecci che sono lì da
secoli, e la rendono inconfondibile e praticamente unica al
mondo.
Il progetto, in collaborazione con il Pavillon d'Arsenal,
centro di architettura e urbanistica con sede a Parigi, è
patrocinato dal Ministero della cultura francese e oltre ad una
pubblicazione è prevista anche un'esposizione nella capitale
francese con fotografie e immagini dei più importanti edifici e
costruzioni con giardini pensili, tra cui anche la Torre voluta
da Paolo Guinigi, signore di Lucca nel Quattrocento, visibile da
ogni angolo della città.
Anche l'Università di Zurigo e il gruppo guidato dal
professor Stephan Brenneisen, docente di ecologia urbana, nelle
scorse settimane ha visitato la città nell'ambito di un corso
sulla progettazione di giardini pensili. Della torre con i
lecci, secondo la leggenda piantati dallo stesso Paolo Guinigi,
si è occupata poi l'Università di Costanza per un altro progetto
sempre dedicato alle torri alberate che sono pochi casi nel
mondo.
"Questi attestati di interesse da parte di importanti studi
architettonici e università internazionali potrà ulteriormente
accrescere la fama di questo straordinario monumento - ha
commentato l'assessore al Turismo Remo Santini - Tra il 14 ed
il 15 agosto sono saliti in cima alla torre oltre 2.300
visitatori: un risultato straordinario a cui daremo seguito e
continuità con campagne di promozione e visibilità sempre più
ambiziose". (ANSA).
Architetti francesi studiano giardini pensili su Torre Guinigi
A Lucca ricerca finanziata da Ministero della cultura di Francia
