Toscana

In campo i cittadini scienziati per far ritrovare le farfalle scomparse da decenni

Coinvolgerli nella difesa della biodiversità può dare risultati inaspettati

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 02 NOV - Coinvolgere i cittadini nella difesa della biodiversità può dare risultati inaspettati, come la riscoperta di specie che si credeva scomparse dai nostri ecosistemi, in particolare dai parchi italiani. Lo documenta uno studio coordinato dall'università di Firenze che riporta i risultati della partecipazione degli appassionati di farfalle nel monitoraggio delle specie presenti nei parchi nazionali italiani.
    "Per la comunità degli studiosi può essere difficile raccogliere i dati necessari per registrare l'andamento della presenza degli insetti, tanto che per alcune specie paventavamo l'estinzione da alcuni Parchi nazionali in quanto mancavano conferme da decenni - spiega il responsabile dello studio, Leonardo Dapporto, ricercatore di Zoologia dell'ateneo fiorentino -. A scongiurare un possibile armageddon sono stati proprio i cittadini. Con le foto e le informazioni su data e luogo degli scatti, postati sul sito di citizen science iNaturalist, abbiamo raccolto oltre 50.000 testimonianze per l'Italia, molto superiori alle osservazioni che avremmo potuto registrare durante le attività di ricerca sul campo".
    Grazie alla documentazione caricata negli ultimi quattro anni, infatti, il team di ricercatori ha potuto confermare la presenza di farfalle di cui non si avevano avvistamenti da alcuni decenni. Tra gli esemplari dati per scomparse c'è l'Hipparchia neomiris, specie endemica presente in poche isole italiane, che non si vedeva dagli anni '80 all'isola di Capraia finché due cittadini l'hanno documentata nel 2019 e nel 2020.
    "Le osservazioni dei cittadini scienziati ci fanno capire che la situazione è più rosea di quella descritta dalla letteratura scientifica - commenta Dapporto -. Complessivamente, infatti, abbiamo abbassato di circa 11% l'alert relativo alle farfalle presenti nei Parchi naturalistici" italiani.
    La ricerca, pubblicata sulla rivista Biodiversity and Conservation, spiega l'ateneo, rappresenta un caso virtuoso di 'citizen science' e ha permesso di aggiornare gli indici di rischio di estinzione di circa 250 specie presenti nei parchi nazionali italiani. (ANSA).
   

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