Toscana

A Vallombrosa si monitora la foresta con un cane robot

'Primo al mondo: sensori ottici e laser per raccogliere i dati'

Redazione Ansa

(ANSA) - VALLOMBROSA (FIRENZE), 17 NOV - Un team di ricercatori del dipartimento di agraria dell'Università di Firenze ha fatto il primo studio mondiale sull'utilizzo di un cane robot per il monitoraggio forestale. Una pubblicazione sulla rivista 'Forests' illustra nuove metodologie in grado di studiare meglio caratteristiche e stato di salute degli alberi in Italia.
    Il robot della Boston Dynamics ha un design ispirato alla fisionomia del cane e cammina nel bosco evitando ostacoli e acquisendo informazioni per misurare posizione degli alberi e loro caratteristiche. Lo studio ha riguardato la Riserva naturale biogenetica di Vallombrosa (Firenze), 1.273 ettari tra 470 e 1.447 metri di altitudine. Il cane robot si è mosso su un terreno in prevalenza pianeggiante con esemplari di abete bianco, faggio europeo e qualche castagno. "In Italia abbiamo oltre 12 miliardi di alberi nelle foreste ma riusciamo a monitorarne solo un piccolo campione perché i rilievi sono lunghi e laboriosi", spiega Gherardo Chirici, direttore del Laboratorio di Geomatica Forestale. "Auspichiamo - prosegue - che in futuro i robot dotati di Ai e equipaggiati con vari sensori potranno aiutarci in queste operazioni di routine in modo da avere dati più aggiornati su questo immenso capitale verde".
    Dotato di numerosi sensori ottici e laser adattabili a diversi ambienti e in grado di raccogliere autonomamente un'ampia gamma di dati ad alta risoluzione, oltre a telecamere 360 gradi, multispettrali e termiche, il cane robot ha restituito una quantità di informazioni dettagliate sulle variabili forestali come altezza degli alberi, diametro e biomassa. "Gli inventari forestali - conclude Chirici - sono sistemi di monitoraggio fondamentali che con la misura degli alberi permettono di stimare variabili importanti come il carbonio stoccato nei boschi. Siamo ai primi passi ma è probabile che la robotica e i sistemi di intelligenza artificiale possano diventare importanti alleati dell'uomo per migliorare la conoscenza di questi incredibili ecosistemi e la nostra capacità di preservarli per le future generazioni".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it