Toscana

Greta Scarano, 'prendiamo esempio da Elena Cecchettin'

'Da lei parole molto chiare, perché Giulia non sia morta invano'

Greta Scarano, 'prendiamo esempio da Elena Cecchettin'

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 24 NOV - "In un momento come questo è importante essere femministe ed Elena Cecchettin è un modello da prendere ad esempio. Nonostante la giovane età si sta mostrando una donna all'altezza, reagendo con parole forti e chiare affinché sua sorella Giulia non sia morta invano, senza abbandonarsi alla classica pornografia del dolore. Un dolore immane, non riesco neanche a immaginarlo, che si sta tenendo dentro". A parlare, con ANSA, è Greta Scarano, attualmente sul piccolo schermo con la serie 'Circeo' che racconta il massacro del 1975 e soprattutto il processo ai responsabili assumendo il punto di vista delle vittime, di Donatella Colasanti, la 17enne sopravvissuta, e delle loro avvocate. Il 25 novembre l'attrice romana porterà la sua testimonianza al festival a Firenze 'L'Eredità delle donne', in occasione dell'incontro 'Fermiamo la violenza'.
    "Conoscevo bene la vicenda - racconta - anche perché è sempre stato un fatto di cronaca di cui si è parlato molto, a Roma e non solo. Non conoscevo invece l'impatto che ha avuto, visto che è stato il primo processo mediatico in Italia, l'impegno delle femministe dell'epoca che con coraggio si sono battute per ottenere la revisione della legge sullo stupro che è arrivata anni dopo. Ha aperto la strada a una nuova consapevolezza".
    Nonostante ciò, quasi mezzo secolo dopo, in Italia ogni anno si contano oltre 100 donne ammazzate. "Purtroppo non c'è stata una rivoluzione culturale", sottolinea. "Invece togliere i fondi ai centri antiviolenza o eliminarli, penso per esempio a Lucha y Siesta di Roma da tempo sotto attacco, non è il modo migliore per cambiare mentalità". (ANSA).
   

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