(ANSA) - PRATO, 10 FEB - E' partito idealmente stasera dal
Teatro Magnolfi di Prato il viaggio che la Toscana delle Donne,
progetto della Regione Toscana ideato da Cristina Manetti, capo
di gabinetto della Regione, dedica ai diritti delle donne. Di
fronte alla platea al completo, in prima fila il governatore
Eugenio Giani, spiega una nota, Cristina Manetti, in un dialogo
con Agnese Pini, direttrice di Qn e de La Nazione, Il Giorno e
Il Resto del Carlino, "ha preparato" la valigia con cui le
nostre figlie, donne di domani, dovranno affrontare il cammino
per costruire un futuro migliore per loro e per chi verrà dopo
di loro.
"Questa iniziativa - ha detto Giani - come tutte quelle
promosse dalla Toscana delle donne, dà il senso profondo del
nuovo approccio che si sta mettendo in atto per promuovere il
ruolo della donna nella società". Sul palco si sono poi
avvicendati, il sindaco di Prato Matteo Biffoni e il fotografo
Massimo Sestini. Manetti ha ricordato la battaglia per i diritti
delle donne in Iran che la Toscana delle donne ha fin da subito
abbracciato, sostenendo il movimento Vita Donna Libertà, e la
raccolta di firme avviata dalla Regione per la liberazione di
Narges Mohammadi, premio Nobel per la pace, giornalista
imprigionata dal 2016 dalle autorità iraniane. Quindi, il
racconto del nuovo viaggio per i diritti e le libertà che
stasera è iniziato, che ha bisogno innanzitutto di bagagli e,
come tutti in bagagli che si rispettano, in essi si sistema ciò
che è indispensabile, intanto quattro parole: viaggio, coraggio,
libertà, speranza. Ognuna di esse è stata il tema di quattro
lettere, ideate insieme allo scrittore Paolo Ciampi, tutte
rivolte a una giovanissima destinataria simbolica, Penelope,
nome che evoca la regina di Itaca, paziente e tenace, che con la
sua tela però allontana le pretese dei Proci, vanitosi e brutali
e per la quale si immagina un'altra storia, che veda partire lei
mentre Ulisse resta ad aspettarla. (ANSA).
Toscana delle donne, al via 'viaggio' dedicato ai diritti
Manifesto spiegato ne 'Le Lettere a una figlia'