Dopo l'alluvione a Campi Bisenzio (Firenze) del 2 novembre 2023, si misero a aiutare i loro concittadini, a spalare fango, togliere l'acqua dagli scantinati, portare viveri a chi non poteva uscire di casa. Sono gli alunni della classe 2C della scuola media 'Matteucci' - 23 ragazzi e ragazze fra i 12 e i 13 anni di età - a cui il presidente Sergio Mattarella conferisce il titolo di Alfieri della Repubblica per il loro altruismo, impegno e generosità dimostrati. "Per l'impegno civile nell'emergenza", come riporta la motivazione.
Loro, si legge, "hanno ripulito con dedizione e impegno i locali della scuola, invasi dall'acqua e dal fango. Quando l'alluvione ha duramente colpito il loro territorio in Toscana, gli studenti della classe 2C della scuola secondaria di primo grado 'Matteucci' non hanno esitato, come tanti altri ragazzi, a fare la loro parte per rianimare la loro comunità e i luoghi della vita quotidiana. In quella circostanza i ragazzi hanno lavorato con grande senso di responsabilità e di solidarietà.
Nella difficoltà si sono sostenuti a vicenda, e non soltanto nei locali della scuola: molti infatti hanno ospitato a casa compagni di classe costretti ad abbandonare le proprie abitazioni perché allagate".
"In quei giorni la scuola era alluvionata ed è stata chiusa, anche loro avevano le case alluvionate. Però si sono passati la parola per fare qualcosa - ricostruisce il preside Francesco Giari - Si sono trovati in strada, hanno contattato la parrocchia, poi la protezione civile, si sono ingegnati per dare il loro aiuto pur essendo molto giovani".
"E' stato un esempio di altruismo che ha dato un segno di rinascita importante e bello a tutta Campi - prosegue il dirigente scolastico - Devo dire che non sono stati gli unici a prodigarsi. Non solo questa classe, ma tanti altri studenti della mia scuola li ho visti adoperarsi in quei giorni". Oggi ci sono alcuni alunni della 2C ancora sfollati, "non sono rientrati nelle loro case - aggiunge il loro preside -: l'acqua ovviamente si è ritirata da mesi ma il fango e l'umidità impregnano i muri di abitazioni al pianoterreno che restano tuttora inagibili". La scuola è in pieno centro e venne alluvionata dalle esondazioni. La 2C si ritrovò e decise di agire in qualche modo. Così indirizzati dalla professoressa Noemi Loizzi, coordinatrice di classe, si misero all'opera mentre le lezioni erano sospese. Un cittadino del posto ha segnalato i loro meriti a Roma.
Ginevra Minetti, 17enne volontaria della Misericordia di Prato, è stata nominata Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella "per il suo impegno durante l'alluvione che ha colpito la città" ed ora riceve il plauso del presidente della Confederazione delle Misericordie, Domenico Giani, che in una nota dichiara: "La sua storia ci rende felici e speranzosi nel futuro". "E' il volto stesso delle Misericordie - prosegue la nota - quello di Ginevra Minetti, volontaria di Prato di 17 anni che ha messo la sua energia e la sua giovane età al servizio degli altri, con abnegazione, durante l'alluvione che ha colpito la città e i paesi limitrofi. La sua storia è stata scelta come un esempio da valorizzare da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che oggi le ha conferito l'attestato d'onore di 'Alfiere della Repubblica'". Quando il 2 novembre 2023 un'alluvione colpì anche la città di Prato e alcuni comuni limitrofi, "Ginevra, studentessa in forze alla Misericordia locale, senza pensarci su troppo, con grande altruismo si è messa a disposizione per partecipare alle ricerche delle persone che erano scomparse. In particolare - spiegano le Misericordie -, la sua attenzione si è focalizzata sulla ricerca di due anziani, di cui poi purtroppo è stato constatato il decesso" e "non si è risparmiata neppure per far fronte alle esigenze della popolazione alluvionata: spalando fango, distribuendo beni di prima necessità, aiutando nell'evacuazione delle abitazioni specie nel paese di Montemurlo, dove risiede. Con un sorriso, una parola gentile, ha provato a consolare chi aveva perso tutto: auto, case, beni personali". "Quello che Ginevra ha fatto ci commuove, ci fa felici e ci dà speranza nel futuro. La sua giovane età, infatti, rende tutto ancora più importante - sottolinea il presidente delle Misericordie, Domenico Giani - Siamo onorati come Confederazione delle Misericordie del riconoscimento che le è stato conferito, un tributo a lei e idealmente a tutti i nostri volontari che operano ogni giorno, instancabilmente, sul territorio".