Toscana

Sondaggio, 1 italiano su 4 andrebbe da professionisti nati da IA

Dall'Istituto Piepoli in avvio del Festival del lavoro a Firenze

Intelligenza artificiale

Redazione Ansa

 Un sondaggio demoscopico condotto dall'Istituto Piepoli per il Festival del Lavoro (in programma dal 16 al 18 maggio a Firenze, presso la Fortezza da Basso, promosso dal Consiglio e della Fondazione studi nazionali dei consulenti del lavoro) sull'apporto che l'Intelligenza Artificiale può dare al proprio lavoro, rivela che "soltanto 1 italiano su 3 (il 35%)" ritiene che la tecnologia "possa alleggerire le attività più dispendiose" per l'uomo "e solamente 1 su 4 (28%) opterebbe per le consulenze fornite da un professionista generato dall'IA al posto di un vero consulente".

In base allo studio, si scopre come il 61% degli intervistati consideri "necessaria una regolamentazione del lavoro gestito con questa nuova tecnologia, rispetto alla quale sarebbe utile seguire (per il 56% del campione) corsi di formazione che educhino all'utilizzo", e a chiederlo "sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni (66%)".

Tra gli altri aspetti analizzati dall'Istituto Piepoli, che saranno illustrati questo pomeriggio, in occasione della cerimonia di apertura della manifestazione nel capoluogo toscano, anche quello relativo agli incidenti sul lavoro: il 51%, recita il dossier, "si ritiene più che informato sulle misure di prevenzione agli incidenti sul lavoro contro un 36% poco informato, che nella maggior parte dei casi risiede al Sud e ha più di 54 anni".

Per il presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca, "la sicurezza sul lavoro, così come l'Intelligenza artificiale sono, insieme all'etica, le tre parole chiave della 15^ edizione del Festival del lavoro.

Insieme ad esperti, accademici, politici, rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali - prosegue - analizzeremo le transizioni in atto nel mercato occupazionale e le modalità con cui l'intelligenza artificiale potrà affiancare professionisti, imprenditori e lavoratori nei prossimi anni. Senza intaccare le tutele e garantendo le migliori condizioni per lavorare in sicurezza", chiude il vertice della categoria professionale.

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