Toscana

Ex convento di S.Antonio a Capraia passa al Comune

Proprietà trasferita dallo Stato: diventerà il Museo dell'Isola

Redazione Ansa

(ANSA) - LIVORNO, 31 MAG - Traferita dallo Stato al Comune di Capraia (Livorno) la proprietà dell'ex convento di Sant'Antonio che grazie al Federalismo culturale verrà trasformato nel Museo dell'Isola. La firma dell'accordo di valorizzazione dell'edificio storico, è avvenuta oggi a Firenze: a siglare l'intesa il segretariato regionale per la Toscana del ministero della Cultura, l'Agenzia del Demanio e il Comune.
    Contestualmente c'è stata la sottoscrizione dell'atto di trasferimento gratuito della proprietà tra l'Agenzia del Demanio e il Comune, atto che completa l'iter del federalismo demaniale.
    L'ex convento, costituito da tre edifici ortogonali, si affaccia sul promontorio di Punta del Faro, che domina l'ingresso del porto di Capraia, ed è inserito in un più ampio complesso che dal 1866 al 1986 è stato sede della direzione della Colonia agricola penale. Il programma di valorizzazione presentato dal Comune, si spiega in una nota, ha l'obiettivo di mantenere, tutelare e valorizzare il patrimonio architettonico, storico e culturale dell'edificio e creare, con la chiesa di Sant'Antonio che sorge accanto, "un centro per attività culturali in grado di promuovere la consapevolezza delle bellezze dell'isola: una volta realizzato il restauro degli edifici, nascerà il Museo dell'Isola destinato a ospitare eventi, conferenze, presentazione di libri, dibattiti ed esposizioni artistiche e sarà organizzato in tre sezioni: storico-etnografica, ambientale e storico-archeologica".
    Agenzia del Demanio e Mic hanno poi sottoscritto anche altri due accordi di valorizzazione: il primo con il Comune di Livorno riguardo la Fortezza Vecchia e il secondo con il Comune di Bibbona per il Forte. Per la Fortezza Vecchia con il programma di valorizzazione il Comune si impegna a mantenere, tutelare e valorizzare l'intera struttura monumentale e assicurane la fruibilità affinchè venga percepita come 'la porta della Toscana' per chi arriva in città dal mare. Per il Forte di Bibbona, costruito nel 1785 per alloggiare i cavalleggeri, il programma di valorizzazione redatto dal Comune in sinergia con la Regione Toscana e lo Studio Fuksas, prevede la riqualificazione architettonica e culturale dell'edificio da destinare a un laboratorio polivalente. Inoltre, gli spazi del Forte rientreranno nel programma 'Uffizi Diffusi' grazie al quale i capolavori custoditi nei depositi della Galleria fiorentina potranno essere esposti nel nuovo museo, che entrerà a far parte del percorso regionale dedicato al turismo culturale. Tra qualche settimana verranno firmati, anche per questi beni, gli atti di trasferimento in proprietà ai comuni, come previsto dalle procedure del Federalismo culturale. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it