Toscana

Stanza segreta di Michelangelo,visite anche dall'1 agosto in poi

Alla Sagrestia Nuova delle Cappelle Medicee di Firenze

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 01 LUG - Prolungata l'apertura al pubblico di quella che è stata chiamata la Stanza segreta di Michelangelo, situata sotto la Sagrestia Nuova del Museo delle Cappelle medicee a Firenze, contenente i disegni attribuiti al Buonarroti. Sarà visitabile anche dall'1 agosto in poi: il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha espresso parere positivo alla decisione di Massimo Osanna, direttore generale musei del Mic e direttore avocante dei Musei del Bargello di cui fanno parte le Cappelle medicee "dati i riscontri positivi del monitoraggio ambientale condotto nei primi sette mesi e mezzo di apertura continuativa" del piccolo ambiente, aperto per la prima volta ai visitatori in maniera continuativa a partire dal 15 novembre 2023 dopo quasi 50 anni dalla sua scoperta.
    Le prenotazioni, al via da martedì 2 luglio, danno la possibilità ai visitatori di accedere - a gruppi contingentati di massimo 4 persone alla volta - al piccolo spazio contenente una serie di disegni scoperti nel 1975 dall'allora direttore Paolo Dal Poggetto. Quest'ultimo ipotizzò che Michelangelo avesse trovato rifugio nella stanza nel 1530, quando il priore di San Lorenzo, Giovan Battista Figiovanni, lo protesse dalla vendetta del papa Clemente VII, infuriato perché l'artista - durante il periodo in cui i Medici furono cacciati dalla città - aveva militato come supervisore delle fortificazioni durante il breve periodo di governo repubblicano (1527-1530). Ottenuto il perdono della famiglia, dopo circa due mesi Michelangelo tornò libero e riprese i suoi incarichi fiorentini, fino a quando nel 1534 abbandonò definitivamente la città alla volta di Roma. I disegni, ancora oggetto di studio da parte della critica, secondo la tesi di Dal Poggetto, furono realizzati durante il periodo in cui l'artista trovò rifugio nella stanza e avrebbe utilizzato i muri come una sorta di sketchbook, per "abbozzare" alcuni suoi progetti. "Il patrimonio dei musei statali deve essere accessibile - ha commentato Osanna -. È con questa convinzione che abbiamo deciso di continuare a dare ai visitatori la possibilità di godere, da vicino, di questo piccolo, straordinario ambiente. Grazie al continuo e costante monitoraggio portato avanti dal team dei Musei del Bargello insieme con i restauratori dell'Opificio delle Pietre dure, e dalle rassicurazioni che giungono dal loro lavoro, proseguiamo con l'offerta di questa esperienza di visita: una possibilità unica al mondo, che ha suscitato in questi mesi un interesse straordinario". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it