Toscana

Liberazione, parenti in luoghi degli eroismi dei soldati Nisei

Iniziative in Toscana dove combatterono i soldati nippoamericani

Redazione Ansa

(ANSA) - CAMP DARBY (PISA), 09 LUG - Negli 80 anni della Liberazione dell'Italia dall'occupazione tedesca una serie di iniziative nella base Usa di Camp Darby, tra Pisa e Livorno, ricorderà gli eroismi e il sacrificio del 442/o Battaglione dei Nisei, soldati americani di origine nipponica alla seconda generazione che con coraggio combatterono e affrontarono l'esercito tedesco e i reparti di Salò nella Liberazione dell'Italia. Per non dimenticare le loro gesta, la base accoglierà l'11 luglio i familiari dei reduci per una cerimonia solenne alla memoria al valor militare. Inoltre verrà allestito un accampamento con attrezzature, uniformi e veicoli storici autentici della Seconda guerra mondiale a cura dell'associazione Linea Gotica Lucchesia.
    I familiari verranno immersi nel passato potendo ammirare oltre alle jeep Willys, i vari oggetti anche personali come piastrine, gavette e foto recuperati nelle zone di combattimento. Un museo a cielo aperto che prevede visite nei luoghi dei combattimenti a Pisa, Firenze e sulla Linea Gotica.
    In questi giorni dagli Stati Uniti, in particolare dalle Hawaii e dalla California, parenti e familiari di soldati nippo-americani sono in Italia per un viaggio della memoria che li porta a visitare i luoghi di battaglia dove combatterono i loro nonni. Tra le tappe la zona di Pisa e Livorno, quella di Massa e anche la periferia sud ovest di Firenze, in particolare l'abitato di Mantignano, anche oggi in aperta campagna, dove servirono feroci combattimenti per allontanare i tedeschi in ritirata da un ponte strategico per l'ingresso in città. I tedeschi lo avrebbero voluto far saltare come gli altri sull'Arno ma il sacrificio di questi soldati Usa e quello dei partigiani fiorentini impedirono che avvenisse. Il ponte fu conquistato, i Nisei scrissero sopra 'Los Angeles City limits' (confini della città di Los Angeles), da decenni è luogo di memoria di quei fatti. Nei prossimi tempi il ponte verrà abbattuto per motivi di difesa idraulica ma a Firenze circola l'intenzione di salvare proprio il calcestruzzo con la scritta che dall'agosto 1944 è uno dei segni della Liberazione del capoluogo toscano. (ANSA).
   

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