Toscana

In Toscana sovrappeso per 17% dei bambini, il 6,8% è obeso

Indagine, percentuale sale a 26% quando lo è anche un genitore

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 13 LUG - Il 17% dei bambini toscani è in sovrappeso, il 5,7% è obeso e l'1,3% è gravemente obeso.
    L'eccesso ponderale complessivo è del 24% contro una media italiana del 28,8%. Rispetto al passato, la prevalenza dell'obesità risulta stazionaria mentre il sovrappeso è diminuito, passando dal 22,5% nel 2008 al 17% nel 2023. E' quanto emerge da 'Okkio alla Salute 2023', il sistema di sorveglianza nazionale su un campione rappresentativo di bambini delle scuole primarie.
    Per l'edizione 2023 sono stati coinvolti oltre 1.700 bambini di 8-9 anni e 1.500 genitori. I dati riferiti dai genitori, si spiega in una nota della Regione, mostrano che in Toscana il 20,7% delle madri è in sovrappeso e il 6,5% è in condizione di obesità; i padri, invece, sono nel 43,6% sovrappeso e nel 10,6% obesi. Quando almeno uno dei due genitori è in sovrappeso il 18,1% dei bambini risulta in sovrappeso e il 7,6% obeso; con almeno un genitore obeso il 26% dei bambini è in sovrappeso e il 12,8% obeso.
    L'analisi rileva che circa il 20,2% dei bambini consuma quotidianamente bibite zuccherate e/o gassate, una percentuale in calo rispetto al 37,3% del 2008, ma ancora alta rispetto al valore desiderato. Sul fronte dello sport è emerso che nel 62,1% delle classi delle nostre scuole si svolgono normalmente almeno due ore di educazione fisica a settimana e nel resto delle scuole solo un'ora settimanale. In generale solo il 2,6% dei bambini svolge almeno un'ora al giorno di attività sportiva strutturata; i giochi di movimento almeno un'ora al giorno tutti i giorni sono praticati solo da 3 bambini su 10 (32,2%). Alta la percentuale di bambini che trascorrono al televisore o ai videogiochi/tablet/cellulare più di 2 ore al giorno durante un normale giorno di scuola, sono ben il 40,9%.
    "Il trend mostrato dalla ricerca - commenta l'assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - è incoraggiante. E questo ci spinge a proseguire nell'opera di monitoraggio e soprattutto di educazione alimentare e verso la proposta di stili di vita sempre più corretti". (ANSA).
   

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