Toscana

Ecomafia 2024,Toscana sale al 5/o posto nei reati ambientali

'Nel 2023 +11,1% violazioni, in totale sono state 2.318'

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 24 LUG - Nel 2023 sono cresciuti dell'11,1% gli ecoreati in Toscana, e la regione sale dal settimo al quinto posto nazionale dietro le regioni (Campania, Puglia, Sicilia e Calabria) a tradizionale presenza mafiosa: lo afferma il report di Legambiente 'Ecomafia 2024' presentato oggi a Firenze. L'anno scorso ha visto in Toscana 2.318 reati ambientali (il 6,5% sul totale nazionale) 114.523 controlli, 2.273 persone denunciate, un arresto, 302 sequestri, 5.755 illeciti amministrativi e 7.531 sanzioni amministrative.
    "Si registra un graduale ma incessante aggravamento del fenomeno - afferma Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana -, con una particolare criticità delle infrazioni nel ciclo del cemento, che, ricordo, ricomprendono fattispecie quali: abusivismo edilizio (parziale o totale), attività estrattive illegali, irregolarità (di varia natura e gravità) nelle procedure di appalto". Relativamente alle province toscane, l'unica presenza in classifica 2023 è quella di Livorno, che si attesta all'undicesima posizione tra Lecce e Latina, con 604 reati e 1064 illeciti amministrativi.
    "Il caso peculiare della costa livornese e dell'Isola d'Elba - osserva Ferruzza - c'insegna poi che nei luoghi dove la pressione turistica è più forte occorre profondere un ulteriore sforzo di deterrenza e vigilanza. Solo con un'azione incessante e coordinata tra cittadinanza attiva, forze dell'ordine e amministratori pubblici, riusciremo a comprimere questi fenomeni, assolutamente indegni per una regione civile come la nostra".
    Se i reati legati al ciclo del cemento sono in crescita, secondo il rapporto Ecomafia è stabile il numero regionale dei reati legati al ciclo dei rifiuti illegali; in calo i reati contro gli animali, gli incendi boschivi dolosi o colposi, i reati contro il patrimonio culturale. (ANSA).
   

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