'Agitiamoci' è l'evento in programma dal pomeriggio di venerdì 6 settembre, promosso dalla Grande Alleanza democratica ed antifascista in contrapposizione "al raduno nazionale fascista organizzato da CasaPound a Grosseto nel primo fine settimana di settembre. La manifestazione di cui si era parlato, in programma l'8 settembre, e alla quale era stato invitato Andrea Joly, il giornalista aggredito a Torino a luglio scorso, non ci sarà. Evento slittato, forse si terrà a novembre. "Intimidazioni, sotto forma di lettera anonima" hanno suggerito il cambio di programma. A spiegarlo oggi Luciano Calì, presidente del comitato provinciale Norma Parenti dell'Anpi di Grosseto durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi in contrapposizione alla festa di Casapound. In una nota diffusa in giornata Calì spiega: "La situazione delicata che coinvolge Joly, che vede oggi ai domiciliari i quattro esponenti proprio di CasaPound che lo aggredirono alcune settimane fa a Torino, insieme ad alcune segnalazioni anonime rispetto a possibili presenze di neonazisti al seguito del raduno fascista qui in Maremma, mostrano in modo chiaro come quella di Casapound non sia una 'festa privata'". Calì ritiene "pertanto incomprensibile anche l'atteggiamento del primo cittadino di Grosseto quando si dice indifferente riguardo alla connotazione di Grosseto quale città ospitale per i fascisti". Tutte le energie degli organizzatori "sono state pertanto concentrate sull'iniziativa del 6 settembre al parco di via Ruggero Leoncavallo, evento che sotto l'egida dell'Anpi "vedrà la mobilitazione della Grande Alleanza Democratica ed Antifascista composta da decine di associazioni, sindacati, comitati e partiti. Un evento unico per il suo genere in Maremma che metterà in campo a partire dalle 17 una vera e propria maratona tra esibizioni artistiche ed interventi culturali con il titolo 'Agitiamoci', segnando un importante collegamento con le parole di Antonio Gramsci che volle marcare il senso dell'antifascismo in contrapposizione con il torpore dell'indifferenza". "Abbiamo dato mandato ai nostri legali di querelare l'Anpi e chiunque associ il nome di CasaPound a inesistenti minacce o pianificati atti intimidatori, asseritamente riferiti a manifestazioni di protesta contro la nostra festa nazionale di Grosseto. Ognuno è libero di protestare, sarà la partecipazione a decretare il consenso riscosso dall'iniziativa", afferma Casapound in una nota in replica.
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