(ANSA) - FIRENZE, 13 SET - Il tribunale civile di Firenze ha
condannato il ministero della Difesa a risarcire 300.000 euro la
vedova e il figlio orfano di un elettricista, nato nel 1931 e
sempre vissuto a Impruneta (Firenze), per un mesotelioma
pleurico dovuto all'esposizione all'amianto durante il servizio
di leva nell'Esercito negli anni '50.
L'elettricista aveva prestato servizio nelle caserme 'Michele
Milano' di Bari, Genio pionieri di Civitavecchia e caserma
'Corrado Viali' di Bologna. Dopo il rifiuto del ministero a
riconoscere il risarcimento, i familiari si sono rivolti
all'avvocato Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio
nazionale amianto, che ha ottenuto la pronuncia del tribunale:
quest'ultimo ha accertato, tramite una consulenza
tecnico-ambientale, l'elevata esposizione ad amianto del
militare, già riconosciuto 'vittima del dovere'. "Si tratta
dell'ennesima sentenza di condanna a carico del ministero per il
decesso di un militare dell'Esercito per elevata e non cautelata
esposizione a fibre e polveri d'amianto e multipli cancerogeni
che conferma l'allarmante dato epidemiologico su malattie e
decessi dei militari delle Forze armate italiane" afferma
Bonanni. (ANSA).
Amianto, Difesa deve risarcire eredi soldato leva anni '50
Ona: 'Condanna del tribunale di Firenze per morte elettricista'
