Toscana

Convegno su sepsi discute su impiego di IA per combatterla

18.000 casi fra i ricoverati in ospedali della Toscana nel 2023

Redazione Ansa

(ANSA) - SIENA, 17 SET - Necessità di coinvolgere il territorio nella gestione dei pazienti che hanno avuto una sepsi durante il loro ricovero in ospedale e possibilità di impiego dell'intelligenza artificiale come strumento di supporto per il personale sanitario. Anche su questo si è concentrato l'attenzione nel dibattito nel corso dell'incontro sulla Sepsi, rivolto al personale sanitario e svoltosi in occasione della Giornata mondiale nel museo di Santa Maria della Scala a Siena.
    L'evento è stato organizzato da Regione Toscana, Agenzia regionale di sanità e Centro gestione rischio clinico.
    Nell'iniziativa è stato coinvolto pure il comitato di partecipazione dell'Azienda ospedaliero universitaria Senese, per avere anche il punto di vista dei pazienti. I numeri in Toscana, secondo stime dell'Agenzia regionale di sanità (Ars), dicono che nel 2023 tra i ricoverati negli ospedali della regione ci sono stati 18.003 casi (378,38 ogni 100.000 residenti), più numerosi come valori assoluti nell'Asl Toscana Centro ma con una maggiore incidenza rispetto alla popolazione nell'Asl Toscana Nord Ovest. Nel 2022 i casi erano stati 18.220, 16.978 nel 2021, 14.493 nel 2020 (anno della pandemia da Covid 19) e 165.168 nel 2019. Non esiste un singolo test che possa diagnosticare con certezza la sepsi e lo shock settico. Lo scopo del programma regionale contro la sepsi è individuare e indirizzare le azioni necessarie a migliorare la prevenzione e la pronta identificazione. I sintomi a cui fare attenzione sono febbre alta, respiro accelerato, battito cardiaco irregolare, confusione e forte debolezza. Riconoscere per tempo questa particolare situazione è fondamentale perché agire rapidamente può fare la differenza tra la vita e la morte. "L'applicazione di modelli organizzativi efficaci sulla prevenzione può fare la differenza ed essere un ottimo strumento di contrasto a tutela della salute degli operatori e dei pazienti - commenta l'assessore al Diritto alla salute, Simone Bezzini -. Una sfida complessa che in Toscana affrontiamo con interventi organici per garantire un livello di sicurezza omogeneo, a partire dalla formazione del personale medico ed ospedaliero". (ANSA).
   

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