(ANSA) - FIRENZE, 26 SET - Circa 16 anni dopo i fatti oggetto
di indagine, la giustizia riesce ad emettere un verdetto
riguardante una delle piaghe delle attività illegali radicate a
Prato, il "lavaggio del denaro invisibile", che fa della città
toscana una delle centrali del riciclaggio in Italia. Tre
persone - due italiani ed un cinese - sono state condannate dal
tribunale di Prato per fatti che risalgono al 2008 e al 2009.
I tre avrebbero tratto profitti per quasi 4 milioni di euro
da numerose attività illegali. La sentenza di condanna per
riciclaggio è del 19 luglio scorso, ma solo oggi è stata
evidenziata dalla procura con un comunicato stampa firmato da
Luca Tescaroli.
I due italiani, Luciano e Lorenzo Cardelli, padre e figlio
con base nella Repubblica di San Marino, in località Borgo
Maggiore, avrebbero rivestito il ruolo di intermediari
attraverso una loro società e sono stati condannati a 9 anni di
reclusione. Per Shengwei Hu, cinese di 41 anni, titolare di una
società di money transfer con sede legale a Sesto Fiorentino
(Firenze), i giudici hanno pronunciato una condanna a 8 anni. Le
indagini hanno fatto luce sul fatto che il denaro veniva
raccolto e mosso tramite i money transfer verso San Marino, dove
gli intermediari lo 'ripulivano' tramite il sistema bancario
sanmarinese e poi veniva inviato in Cina. Le ricevute
sequestrate ai money transfer - una rete di punti dislocati in
tutta Italia - sono risultate intestate a cinesi che sarebbero
risultati ignari dell'uso della propria identità, oppure a
nominativi fittizi. È stata infine disposta dai giudici la
confisca di oltre 3 milioni 800mila euro.
La vicenda, spiega il procuratore di Prato Luca Tescaroli,
si colloca nel contesto di forte radicamento nell'area di Prato
della criminalità cinese, ma il lungo decorso del tempo per
arrivare alla sentenza ha fatto scattare la prescrizione per
l'accusa di associazione a delinquere. Imputati minori -
tuttavia non inseriti nel meccanismo di riciclaggio a San Marino
sono stati prosciolti per reati tributari e assolti 'perché il
fatto non sussiste' dalle accuse, a vario titolo, di
appropriazione indebita aggravata e riciclaggio, contrabbando,
truffa, furto. (ANSA).
Riciclaggio San Marino-Cina, 3 condanne a Prato 16 anni dopo
Pm 'money transfer raccoglievano, banche lavavano sul Titano'