Toscana

Nello spazio le ferite guariscono più lentamente

Lo indica un esperimento a guida italiana condotto sulla Iss

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 15 OTT - Nello spazio le ferite guariscono più lentamente: lo indicano irisultati di un esperimento internazionale coordinato dall'Italia, con l'Università di Firenze e la partecipazione altre università e di aziende italiane, presentati a Milano, nel congresso internazionale di astronautica Iac24. Nell'esperimento, chiamato 'Suture in Space' sono stati analizzati modelli di ferite suturate sviluppati a partire da campioni di tessuti biologici, inviati due anni fa sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), dove sono rimasti nove giorni prima di essere riportati sulla Terra e analizzati.
    Lo rende noto l'Università di Firenze. "Il processo di riparazione dei tessuti è alterato rispetto a quello che avviene sulla Terra", si legge nella nota.
    Complessivamente la ricerca è durata sette anni dalla fase di progettazione all'analisi dei risultati. E' stata guidata da Monica Monici, del Laboratorio congiunto Asacampus per la Biologia degli stress fisici realizzato dal dipartimento di Scienze biomediche sperimentali ecCliniche dell'Università di Firenze e dalla divisione Ricerca di Asa di Arcugnano (Vicenza), un'azienda leader nella produzione di sistemi laser per applicazioni mediche. La ricerca, selezionata dall'Agenzia Spaziale Europea e finanziata dall'Agenzia Spaziale Italiana, ha coinvolto l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi.
    "Tutti i campioni biologici - osserva Monici - sono stati divisi e condivisi con i diversi gruppi di ricerca italiani ed europei coinvolti nel progetto. Ciascuno ha effettuato sulle porzioni di tessuto analisi specifiche i cui dati sono stati raccolti ed elaborati per ottenere un quadro d'insieme dei risultati". "Gli esiti dell'esperimento, in prima battuta, hanno confermato quello che altre ricerche, svolte preliminarmente, avevano già suggerito: il processo di guarigione delle ferite nello spazio è ritardato e alterato rispetto a Terra. Uno degli obiettivi principali del progetto - conclude - era quello di ottenere informazioni sulla fase di rimodellamento dei tessuti durante il processo di guarigione delle ferite". (ANSA).
   

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