(ANSA) - PISA, 12 NOV - Si chiama Repistat ed è una nuova
molecola capace di rallentare la progressione della retinite
pigmentosa, una rara patologia genetica che può portare nel
tempo alla totale cecità. La scoperta arriva da uno studio, che
si è guadagnato la copertina del Journal of Medicinal Chemistry.
A progettare e sintetizzare la molecola è stato un gruppo di
ricerca di chimica farmaceutica dell'università di Siena in
collaborazione, per le prove biologiche, con il dipartimento di
Farmacia dell'ateneo pisano, e con l'Istituto di Neuroscienze
del Cnr di Pisa, la University College di Londra e l'Università
di Ferrara. Lo rende noto l'università di Pisa.
La sperimentazione, spiega una nota, "è stata condotta in
vitro e su modelli animali e la speranza è che in futuro
Repistat possa essere alla base della formulazione di un nuovo
farmaco, magari un collirio, capace di ritardare l'evoluzione
della malattia".
Secondo Ilaria Piano, docente del dipartimento di Farmacia
dell'Università di Pisa, "la molecola che abbiamo sviluppato è
in grado di agire come modulatore epigenetico e attraverso
questo meccanismo interviene proprio sui processi infiammatori,
ossidativi o l'apoptosi, cioè il meccanismo che regola la morte
programmata delle cellule, aprendo un'opportunità per trattare
su larga scala i pazienti, indipendentemente dalla mutazione
genica".
La ricerca è frutto di Repistop, progetto di ricerca di
interesse nazionale del 2022 finanziato dal ministero
dell'Università e della Ricerca (Mur). (ANSA).
Scoperta una molecola che rallenta la retinite pigmentosa
Ricerca condotta da team di scienziati di Siena e Pisa