(ANSA) - FIRENZE, 17 NOV - Il periodo di crisi dell'industria
del settore moda non si ferma e il rapporto della Banca d'Italia
sulle economie regionali, pubblicato nei giorni scorsi, riporta
cifre ulteriormente preoccupanti sull'andamento di un settore
strategico per il Made in Italy e per la nostra regione. Così la
Cgil Toscana e Firenze alla vigilia dell'incontro convocato
presso la presidenza della Regione Toscana domani "per discutere
della situazione del comparto moda nella nostra regione, e delle
misure utili a superare la drammatica situazione dell'intera
filiera".
Nel 2024, sottolinea la Cgil, "la flessione dell'attività
industriale si è intensificata" specialmente per le imprese più
piccole e nel comparto della moda con una forte frenata anche
negli investimenti. Secondo le stime dell'Irpet, inoltre, la
produzione industriale è scesa del 4,9% nel primo trimestre del
2024 e del 3,8% nel secondo trimestre. Nei primi 9 mesi
dell'anno le ore autorizzate di Cig e dei Fondi di solidarietà
sono aumentate del 214% nella produzione di pelli, cuoio e
calzature, del 159% nell'abbigliamento e del 177% nel tessile".
"A fronte di questa situazione emergenziale - dice Fabio Berni
della segreteria Cgil Toscana -, migliaia di lavoratrici e di
lavoratori provenienti da tutta la Toscana hanno dato vita ad
una grande manifestazione unitaria il 12 novembre a Firenze
richiedendo, tra le altre cose, l'attivazione di misure urgenti
al Governo in merito all'estensione degli ammortizzatori sociali
e alla definizione di politiche industriali per salvaguardare il
lavoro e le competenze di un settore determinante per l'economia
nazionale che in regione occupa oltre 110mila addetti". "È
assurdo e irresponsabile - prosegue Berni - che su un tema
determinante come quello dell'estensione degli ammortizzatori
sociali di cui si parla da quasi un anno e che ha visto il
governo emanare un decreto (in ritardo e contenente misure
ampiamente insufficienti) soltanto alla fine di Ottobre, non si
sia ancora a nulla e per questo risulti ancora inutilizzabile
per mancanza di circolari e direttive". I lavoratori della
filiera, si ricorda, hanno richiesto anche la tutela dei livelli
occupazionali da parte delle imprese della filiera attraverso
un'equilibrata gestione degli ordinativi, politiche di forte
contrasto all'illegalità e allo sfruttamento lavorativo, la
qualificazione e il tracciamento della filiera nonché la
corretta applicazione contrattuale, l'individuazione dei
fabbisogni formativi e delle relative iniziative di formazione,
il supporto ai processi di aggregazione e di innovazione,
strumenti di sostegno finanziario ai lavoratori in difficoltà.
Temi che "saranno all'ordine del giorno" del tavolo di domani.
(ANSA).
Cgil Toscana 'crisi moda non si ferma, agire con urgenza'
Domani incontro in Regione per discutere situazione e misure