Toscana

Ambulatorio chirurgia plastica abusivo, medico arrestato

Pazienti sedati anche per le iniezioni. Compagna come assistente

Redazione Ansa

(ANSA) - MONTIGNOSO (MASSA CARRARA), 13 GEN - Aveva allestito un ambulatorio medico abusivo in un'abitazione, con tanto di sala operatoria, in pessime condizioni igienico-sanitarie, in cui effettuava prestazioni di medicina estetica e trattamenti di chirurgia plastica, ricorrendo alla sedazione profonda dei pazienti anche per semplici interventi, senza la necessaria abilitazione. Un medico è stato così arrestato oggi dalla guardia di finanza a Montignoso (Massa Carrara). Contestato l'esercizio abusivo della professione aggravato dal fatto che l'uomo si faceva assistere dalla propria compagna, che non è abilitata a svolgere attività medico sanitarie. Alla donna è stato contestato il concorso in esercizio abusivo di professione.
    I militari hanno rilevato che il medico sottoponeva i pazienti ad anestesia totale, con sedazione profonda, anche per eseguire banali interventi, come ad esempio iniezioni di botulino, mettendo a repentaglio la loro incolumità. Inoltre ai pazienti non veniva fatto sottoscrivere il modulo di consenso informato e non disponeva di presidi sanitari per poter affrontare eventuali complicazioni che sarebbero potute insorgere nel corso degli interventi.
    In particolare, dalle indagini risulterebbero in particolare due episodi in cui, a seguito di complicanze insorte, una paziente è stata intubata e un'altra ha riportato una gravissima infezione dopo una liposuzione. A carico del medico, inoltre, sarebbero stati documentati diversi episodi di peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato, riferiti ad appropriazione di farmaci ospedalieri, per oltre 200 pezzi. In più occasioni si sarebbe poi assentato ingiustificatamente durante il servizio prestato per conto dell'Asl Toscana nord ovest, utilizzando anche l'automedica.
    L'uomo era solito incenerire, nel proprio giardino di casa, i rifiuti derivanti dall'attività sanitaria eseguita presso lo studio medico (confezioni di medicinali, flaconi, siringhe, garze, aghi, etc.). Gli è valsa anche un denuncia per combustione illecita di rifiuti, classificabili, da analisi condotte dall'Arpat, come "pericolosi assoluti". (ANSA).
   

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