Toscana

A Prato innovativo intervento cavo orale in paziente con tumore

In contemporanea usati 3 tipi chirurgia: macro, micro, robotica

Redazione Ansa

(ANSA) - PRATO, 11 APR - Applicando in contemporanea tre tipologie di intervento diverse, macrochirurgia, microchirurgia e chirurgia robotica, per rimuovere un tumore in fase avanzata a livello del cavo orale e faringe in un 75enne. Nella stessa seduta operatoria il paziente è stato sottoposto anche a ricostruzione e autotrapianto. I tre interventi sono avvenuti all'ospedale di Prato nei giorni scorsi: il paziente, spiega la Asl Toscana centro, "è al momento in recupero post operatorio e in buone condizioni di salute". L'operazione, si afferma, non solo "ha ridotto la mutilazione nel paziente trattato ma anche gli effetti collaterali, l'ospedalizzazione e il rischio di recidive" ed "è la prima volta che nel nostro Paese si esegue un intervento di tale portata".
    Spiega Antonio Sarno, direttore della struttura operativa complessa di otorinolaringoiatria di Prato e Firenze che ha guidato l'équipe operatoria: "Queste neoplasie vengono trattate comunemente all'ospedale di Prato con una tecnica chirurgica robotica denominata Tors" che però è "applicata per tumori più superficiali, che non prendono contatto con la carotide e che non necessitano di una tecnica di ricostruzione o autotrapianto.
    Nel caso specifico il paziente aveva un carcinoma della loggia tonsillare e richiedeva l'asportazione di tutta la parete laterale destra del faringe e parte della lingua e presentava l'esposizione dell'arteria carotidea interna dal lato della lesione. Il tumore aveva interessato anche un linfonodo.
    L'intervento sarebbe stato svolto in tecnica classica con chirurgia open, con la necessità di eseguire una mandibulotomia di accesso. Per tumori così avanzati non viene mai eseguita una tecnica mini invasiva robotica per la impossibilità di eseguire una ricostruzione con autotrapianto rivascolarizzato. Insieme alla mia équipe, agli anestesisti e agli infermieri e con il prezioso coordinamento della sala operatoria sono stati così eseguiti i tre interventi di macrochirurgia, microchirurgia e chirurgia robotica: al paziente è stato rimosso il tumore, esposta la carotide comune fino al basicranio, liberandolo da rischi di recidiva di malattia in quella sede; prelevato un autotrapianto dall'avambraccio che è stato rivascolarizzato nei vasi del collo e sempre con il robot è stato ricostruito il difetto in faringe e nella lingua. Il paziente pertanto ha fatto un intervento maggiore di faringoglossectomia con ricostruzione con lembo libero antibrachiale rivascolarizzato, tutto eseguito con tecnica robotica miniinvasiva". (ANSA).
   

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