Toscana

Complicanze biliari dopo trapianto fegato, Aoup centro regionale di riferimento

Con l'endoscopia digestiva dell'Azienda ospedaliera

Redazione Ansa

(ANSA) - PISA, 19 GIU - L'endoscopia digestiva dell'Azienda ospedaliero universitaria pisana (Aoup) sarà centro di riferimento regionale di alta specializzazione per il trattamento endoscopico delle complicanze biliari nel paziente sottoposto a trapianto del fegato: l'obiettivo è garantire un approccio multidisciplinare, promuovere l'innovazione tecnologica e programmi operativi e formativi per l'endoscopia interventistica, consentendo agli specialisti di accedere alla struttura e di partecipare alle procedure. Lo ha reso noto la Regione Toscana la cui Giunta ha dato il via libera al riconoscimento su proposta dell'assessore al diritto alla salute Simone Bezzini.
    Dal 1996 il Centro trapianti di fegato di Pisa, ricorda la Regione, ha eseguito tremila interventi, collocandosi ai vertici delle classifiche nazionali e internazionali e l'endoscopia digestiva, diretta da Emanuele Marciano, "rappresenta un riferimento nella gestione del paziente trapiantato di fegato".
    A Pisa si eseguono endoscopie diagnostiche, gastroscopie e colonscopie, in pazienti in attesa di trapianto o in follow up post trapianto, ma anche endoscopie terapeutiche. Quello di Pisa è inoltre uno dei centri dove è possibile fare gastroscopie e colonscopie robotiche con impegnativa. Per una stima del lavoro dell'endoscopia digestiva dell'Aoup "negli ultimi cinque anni sono state eseguite più di cinquecento colangiopancreatografie retrograde endoscopice in pazienti nei quali erano insorti complicanze post trapianto di fegato e più di mille e trecento endoscopie operative del sistema biliopancreatico. Il pronto ed adeguato intervento endoscopico ha permesso di risolvere importanti problematiche, evitando successivi interventi o trapianti di fegato".
    La scelta come centro di riferimento regionale, spiega Bezzini, "si poggia su apprezzamenti nazionali e internazionali che la struttura ha riscosso nel tempo e sulla sua forte integrazione con le strutture di chirurgia epatica e del trapianto del fegato, di radiologia interventistica, di anestesia e di epatologia". Per il governatore toscano Eugenio Giani, sono "apprezzamenti che collocano di nuovo la qualità dell'offerta sanitaria pubblica toscana a livelli di vertice ed eccellenza non solo italiani". "Noi - sottolinea Marciano - continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto, ma essere diventati centro di riferimento regionale è il riconoscimento al lavoro di tutto il personale. Il nostro è un approccio multidisciplinare che mette al centro il paziente e grazie al quale siamo riusciti a fare un salto di qualità nell'endoscopia digestiva: prima il nostro era essenzialmente un lavoro di diagnosi, oggi siamo diventati curativi". Risultati raggiunti anche grazie a una serie di primati raggiunti nel corso del tempo dall'equipe di Marciano: "Siamo stati i primi in Europa a usare il videoduodenoscopio monouso e tra i primi ad eseguire interventi endoscopici sul pancreas con l'ecoendoscopio.
    Tecniche innovative che ancora oggi portiamo avanti con il primo modulo di intelligenza artificiale applicato all'endoscopia digestiva grazie a un finanziamento della Fondazione Pisa a un nostro progetto. Tutto questo si raggiunge se si è capaci di adottare un approccio multidisciplinare con un costante lavoro di squadra e una formazione continua del personale medico e infermieristico". (ANSA).
   

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