(ANSA) - FIRENZE, 26 GIU - Nella 'spina dorsale' dei venti
grandi ospedali d'Italia che garantiscono le cure più complesse,
attirando pazienti da tutta Italia, ci sono le Aziende
ospedaliero universitarie di Pisa, Siena e Careggi. La
classifica, spiega la Regione Toscana, arriva dai tecnici del
ministero della Salute che hanno selezionato i poli ospedalieri
con il maggior numero di dimissioni, ai quali è stato attribuito
un punteggio tenendo conto della complessità dei casi trattati
(peso medio della casistica dell'indicatore Drg, che raggruppa i
casi per diagnosi) e attrattività dei pazienti da altre regioni.
"Si tratta di un nuovo attestato della qualità dei servizi
della sanità pubblica toscana, che non può che farci piacere e
rendeci orgogliosi - sottolinea il presidente della Toscana
Eugenio Giani -. La qualità di un servizio sanitario pubblico
universalistico si difende però nel tempo con risorse adeguate:
risorse da investire sulla sanità richieste da tutte le Regioni
e che il Governo al momento non sta garantendo in misura
adeguata". "I punteggi attribuiti dal ministero della Salute ai
tre grandi ospedali toscani sono un riconoscimento della qualità
della nostra sanità pubblica - commenta l'assessore al diritto
alla salute Simone Bezzini - .Soprattutto sono una conferma
delle straordinarie capacità degli uomini e delle donne del
nostro sistema sanitario che non smetteremo mai di ringraziare
per la passione e l'impegno che mettono nel loro lavoro a
servizio della collettività". "Tuttavia - continua - questa
classifica non può lasciarci indifferenti: le strutture
ospedaliere che attraggono più pazienti da altre regioni e che
trattano casi più difficili sono collocate nel nord e nel centro
Italia, costringendo i cittadini del sud a muoversi per avere
accesso a cure e trattamenti ad alta complessità". "Si tratta di
un divario - conclude - che con l'autonomia differenziata e
l'assenza di risorse ed investimenti da parte del governo nella
sanità pubblica è destinato a diventare sempre più ampio, con
una conseguente regressione del sistema sanitario pubblico ed
universalistico. Ci auguriamo che alle preoccupazioni del
ministro Schillaci seguano delle risposte in questo senso,
mettendo tutte le regioni nelle condizioni di far crescere i
servizi e dare delle risposte appropriate ai bisogni delle
persone". (ANSA).
Pazienti da tutta Italia,in primi 20 ospedali Careggi,Siena,Pisa
'La classifica arriva dai tecnici del ministero della Salute'