Toscana

Assistenza sanitaria sul territorio, al via le Cot toscane

35 le Centrali operative attivate, saranno 37 entro settembre

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 02 LUG - Prenderanno in carico il paziente che esce dall'ospedale ma continua ad avere bisogno di assistenza sul territorio e guideranno più in generale i cittadini che nel territorio devono trovare i loro percorsi di assistenza. Sono le Cot, le Centrali operative territoriali, tra i cardini della nuova organizzazione dell'assistenza integrata sul territorio, finanziata con il Pnrr insieme a case e ospedali di comunità. A differenza però di quest'ultime due, che dovranno essere pronte tutte tra due anni, le Cot debuttano ufficialmente ora: il 30 giugno era la scadenza prevista dal decreto 77 del 2022 che ha definito modelli e standard della nuova architettura socio sanitaria pubblica territoriale.
    In Toscana il raggiungimento dell'obiettivo è stato formalizzato con la presa d'atto da parte della Giunta regionale che ieri ha approvato la documentazione trasmessa dalle Asl contenente tutti i dettagli delle Centrali operative territoriali attivate: sono 35 come prevedeva il decreto, 2 si aggiungeranno poi entro il 30 settembre, per raggiungere quota 37 Cot, almeno una per ogni zona distretto e tre invece aziendali.
    "La nuova organizzazione dell'assistenza territoriale - sottolinea il presidente della Regione Eugenio Giani - è una priorità assoluta sulla quale stiamo lavorando intensamente, rispettando i tempi concordati con l'Unione europea. Insieme agli uffici e alle Asl monitoriamo l'evoluzione degli interventi tenendo ben fissa ogni scadenza e trovando soluzioni di fronte a possibili imprevisti che possono implicare ritardi". Di "significativo passo in avanti nella messa a terra del nuovo modello di sanità territoriale", parla l'assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. Le Cot, spiega, "saranno il nuovo punto di riferimento per l'assistenza sanitaria e socio-sanitaria e hanno una funzione strategica nell'assicurare una stretta sinergia fra rete di emergenza-urgenza, l'ospedale e i servizi territoriali e domiciliari. Grazie ai tecnici, alle Asl e ai professionisti del sistema sanitario: questo è un grande traguardo condiviso della Toscana".
    La Toscana, si spiega, non è partita da zero. Già esistevano, dal 2017, le Acot, Agenzie di continuità territoriale che gestivano la transizione ospedale-territorio per attivare, laddove necessari, i servizi sul territorio. A differenza però delle Acot, le Cot gestiscono tutte le transizioni, non solo ospedale-territorio ma pure territorio-territorio: coordinano i servizi domiciliari con gli altri servizi offerti dalla sanità territoriale, facendo da interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. E' una sorta di cabina di regia che funzionerà sette giorni su sette. I professionisti della Cot lavoreranno a stretto contatto con gli specialisti e i medici di medicina generale per assicurare continuità e appropriatezza delle cure ai pazienti. Nella squadra di ogni centrale lo standard minimo previsto è da 3 a 5 infermieri e da 1 a 2 operatori di supporto, ma, sempre mutuata dalle Acot, in Toscana in alcuni casi è previsto anche un team multiprofessionale, con un medico di comunità, un assistente sociale ed eventualmente un fisioterapista. Su singoli casi potrà essere chiesto il supporto di altre figure. Altra particolarità toscana le tre Cot aziendali: rispetto alle altre Centrali operative territoriali, zonali, hanno il compito compito di gestire casi di elevata complessità, con possibilità di attingere a risorse a livello aziendali o a servizi di livello regionale o extraregionale.
    Inoltre sia le Cot zonali che quelle aziendali al momento funzioneranno 12 ore al giorno, ma le prime saranno operative dal lunedì al sabato, le seconde anche la domenica e i festivi quando suppliranno le prime. L'obiettivo poi è quello di portarle a turni di 24 ore, quindi anche di notte per gestire ad esempio quei pazienti che accedono al pronto soccorso ma che non necessitano poi di un ricovero. Ancora avranno una funzione quando sarà attivato il 116117, il numero europeo per l'accesso alle cure mediche non urgenti e ad altri servizi sanitari territoriali a bassa intensità. Infine le Cot aziendali serviranno a monitorare i servizi, per valutarne anche efficienza e appropriatezza. (ANSA).
   

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