Toscana

A Pontedera terapie all'avanguardia per il Parkinson

Ambulatorio a ospedale Lotti, trattamento disturbi del movimento

Redazione Ansa

(ANSA) - PONTEDERA (PISA), 16 LUG - Terapie all'avanguardia nel campo del trattamento dei disturbi del movimento. Sono quelle che vengono erogate nell'ambulatorio Parkinson di Pontedera (Pisa) che punta a curare in maniera sempre più adeguata questa complessa patologia neurodegenerativa progressiva e cronica. All'interno della struttura di Neurologia della Valdera, diretta da Renato Galli, con sede all'ospedale 'Lotti', è stato strutturato un ambulatorio per i disturbi del movimento, integrato nella rete regionale per la cura della malattia di Parkinson.
    Nell'ambito delle malattie neurodegenerative, ricorda una nota dell'Asl Toscana Nord Ovest, vengono regolarmente seguiti 982 pazienti dei quali 700 con diagnosi di malattia di Parkinson o di parkinsonismi degenerativi. Le attività consistono in 1.400 visite effettuate nel 2023 e già oltre 800 nei primi sei mesi del 2024. Per questa patologia, si spiega ancora, è ormai nota l'efficacia della Ldopa (o levodopa) come trattamento più affidabile e accurato disponibile (gold standard terapeutico) lungo tutta la storia naturale di malattia, per controllare i sintomi bradicinetici evidenti nella malattia e per migliorare la qualità della vita nei pazienti con malattia di Parkinson idiopatica. La somministrazione di questo aminoacido per via orale determina, però, durante la giornata del paziente, ore di marcata sofferenza fisica e psichica a causa del blocco motorio e dei sintomi non motori. Dal marzo 2024 anche in Italia è disponibile una nuova modalità di somministrazione della Ldopa nei casi di malattia di Parkinson con complicanze motorie di difficile gestione con la terapia orale. Il farmaco foslevodopa o foscarbidopa, già presente da anni come terapia infusionale attraverso una sonda (Peg-J), è infatti ora disponibile anche come somministrazione continua sotto-cute con notevoli vantaggi sul piano pratico per questo tipo di patologia.
    Nell'ambulatorio Parkinson di Pontedera è possibile accedere a tutti questi trattamenti, tra cui la somministrazione di apomorfina sottocute ad infusione continua e quella di foslevodopa o foscarbidopa sempre sottocute. L'11 luglio 2024 questo tipo di terapia con infusione sottocutanea - che permette una somministrazione continua e garantisce un controllo stabile dei sintomi della malattia di Parkinson nella fase avanzata - è stata applicata a un primo paziente, con ottimi risultati.
    L'auspicio è che tale trattamento possa essere il primo di una lunga serie, in un percorso di miglioramento e ottimizzazione del trattamento dei pazienti. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it