(ANSA) - MASSA (MASSA CARRARA), 10 GEN - Cura dell'aorta,
all'ospedale del Cuore di Fondazione Monasterio a Massa (Massa
Carrara) impiantata a una donna di 58 anni una endoprotesi con
una tecnica, si spiega, "mai utilizzata prima", una procedura
con un "approccio mini-invasivo attraverso una puntura
all'inguine e un taglietto di appena 3 centimetri nel collo".
L'intervento, eseguito dall'Aortic team di Monasterio in
collaborazione con Usl Toscana Nord Ovest, è stato pubblicato
sulla rivista scientifica Interdisciplinary cardiovascular and
thoracic surgery di Oxford.
La paziente, si spiega da Monasterio, "presentava un ematoma
importante che interessava l'aorta e le carotidi. Per evitare
rotture dell'arteria, era necessario intervenire tempestivamente
e mettere in sicurezza sia l'aorta sia i vasi del collo. Le
tecniche tradizionali avrebbero previsto l'apertura del torace e
il ricorso alla circolazione extracorporea, con lunghi tempi
operatori e maggiori rischi per la paziente. Grazie alla
dotazione tecnologica della sala ibrida dell'ospedale del Cuore
è stato, invece, possibile 'riparare' l'aorta utilizzando per la
prima volta al mondo una procedura mini invasiva, ideata e
applicata dai professionisti di Monasterio, in collaborazione
con i colleghi dell' Usl Toscana Nord Ovest".
L'Aortic team di Monasterio è un gruppo multidisciplinare che
si occupa dell'aorta a 360 gradi, in strettissima
collaborazione con il BioCardioLab, laboratorio dedicato allo
studio della biomeccanica dell'arteria con specifici banchi
prova e software per lo studio della patologia aortica. A
eseguire l'intervento sulla 58enne i dottori Antonio Rizza,
Michele Murzi, Cataldo Palmieri, Silvia Di Sibio e Giovanni
Credi, responsabile della chirurgia vascolare dell'ospedale
Apuane. "Da tempo - spiega Murzi - stavamo studiando
l'applicazione di questa nuova procedura. Valutato attentamente
il caso della paziente, abbiamo constatato che presentava tutte
le caratteristiche" per "eseguire in massima sicurezza
l'intervento evitandole l'apertura dello sterno" e
permettendole, in tempi più rapidi, "il ritorno ad una vita
normale". "La filosofia dell'Aortic team - prosegue Rizza - è
da sempre quella di minimizzare l'invasività": l'intervento
eseguito "ci auguriamo possa rappresentare uno spartiacque nella
terapia della patologia aortica". (ANSA).
Cura dell'aorta, intervento con tecnica innovativa a Massa
Impianto endoprotesi con puntura a inguine e taglio 3 cm collo