Gli strascichi a lungo termine del Coronavirus SarsCoV2 sono diversi negli adolescenti e negli adulti: il cosiddetto Long Covid colpisce i primi soprattutto con mal di testa, dolore toracico, diarrea e febbre anche dopo mesi dall'infezione; nella popolazione adulta i sintomi più frequenti sono invece perdita di memoria, disturbi del sonno, stati di depressione, tosse, ansia, perdita di peso, parestesie, disturbi nell'equilibrio. E' quanto emerge da un'indagine svolta in Italia su un campione di 97 minori di età compresa tra i 12 e i 17 anni, quasi equamente ripartiti tra maschi e femmine.
La ricerca è durata da gennaio 2023 a marzo 2024 e fa parte del programma di sorveglianza sul Long Covid condotto dall'Iss che coinvolge circa 50 centri in tutta Italia tra cui la Rete degli ambulatori pneumologici dell'Azienda USL Toscana nord ovest area sud (Pontedera, Volterra, Piombino e Isola d'Elba), che l' ha resa nota. "A dimostrare questa specificità - aggiunge la Asl - è l'articolo 'Adolescenti con sintomi persistenti a seguito di infezione acuta da Sars-Cov-2 (Long-Covid)'" pubblicato su Children a dicembre.
"Lo studio individua una persistenza di sintomi a distanza di molti mesi in una elevata percentuale di soggetti, con caratteristiche differenti dalla popolazione adulta - spiega Guido Vagheggini, che coordina la rete degli ambulatori Long Covid per la Asl Toscana nord ovest -. E' interessante notare che, al contrario di quanto ci farebbe pensare il senso comune, i sintomi del Long Covid possono durare a lungo anche negli adolescenti", "in particolare a portare più a lungo gli strascichi sono i soggetti che lo hanno contratto nelle varianti più aggressive, quelle prima della Omicron, e che hanno manifestato più sintomi insieme, con mal di testa, dolore toracico, diarrea e febbre che si ripresentano periodicamente e più spesso. Nessuna differenza tra adolescenti e adulti è stata registrata invece rispetto alla persistenza a lungo termine dei due sintomi più comuni del Long Covid, l'affaticamento e la difficoltà respiratoria". "Lo studio - conclude - è importante perché si concentra su una specifica fetta di popolazione, quella tra i 12 e 17 anni, con pochissime comorbilità, ma anche con una bassa percentuale di vaccinati, sulla quale esistono pochissime ricerche e suggerisce la necessità di prolungare la sorveglianza per meglio definire l'evoluzione dei sintomi a lungo termine in una popolazione giovane". (ANSA).
Mal di testa, dolori, febbre. Così Long Covid colpisce i giovani
Studio su campione di 97 minori tra i 12 e i 17 anni