Un enorme albero che si muove nel vento e improvvisamente si inclina e cade su una cabinovia piena di sciatori, la fune esce dai rulli di un pilone, ma grazie alla prontezza di un addetto l'impianto viene subito fermato e le cabine non precipitano a terra. Poteva davvero finire in tragedia l'incidente sulla cabinovia Ciampinoi a Selva di val Gardena.
Tutto il giorno il vento ha soffiato forte sulle montagne dell'Alto Adige. Numerosi impianti sono stati chiusi per motivi di sicurezza. Dei sensori fermano infatti le cabinovie, quando il vento supera una certa velocità ed oggi in alta montagna si misuravano anche raffiche di 130 km/h. In val Gardena gli sciatori hanno così affollato le piste del Ciampinoi, visto che la cabinovia funzionava. "Dalla nostra cabina abbiamo visto l' albero inclinarsi e appoggiarsi sulla fune", descrive la scena un turista italiano di circa 40 anni, giunto a valle dopo essere stato calato dai soccorritori con la corda dalla cabina. L'incidente è avvenuto tra il 4/o e il 5/o pilone dell'impianto Ciampinoi. "Non immaginavo che tutto si potesse svolgere in modo così veloce e professionale", gli fa eco un turista tedesco. "Scio da 60 anni - racconta - e non ho mai visto nulla del genere", aggiunge. "La macchina dei soccorsi ha funzionato in modo eccezionale". Infatti, si è subito alzato in volo l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites, che ha la sua base a poca distanza a Pontives. Le forte raffiche di vento hanno ostacolato i soccorsi sulla cabinovia. I primi tentativi di calare i soccorritori dall' elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites con il verricello sono stati estremamente difficili e sono stati portati a termine solo grazie alla grande esperienza di tutta la squadra (pilota, verricellista e soccorritore) che opera sull'EC135 T3, il nuovo elicottero in servizio da poche settimane. Con l'imbrunire il vento è calato, facilitando l'operazione. Anton Mussner, comandante dei vigili del fuoco di Selva, ha coordinato l'intervento di un centinaio di soccorritori. "Tutto - racconta - si è svolto senza problemi, grazie anche alle numerose esercitazioni che svolgiamo ogni anno in primavera e in autunno, quando gli impianti sono fermi". I turisti nelle cabine in un primo momento erano un po' spaventati, ma appena hanno sentito l'elicottero e hanno visto arrivare i soccorritori si sono calmati e hanno collaborato molto bene durante l'operazione di evacuazione. "Abbiamo ricevuto molti complimenti e questo fa davvero piacere", ammette Mussner. "Dal punto di vista sanitario tutto si è risolto per il meglio e non ci sono problemi". Dà il cessato allarme Francesco Buonsante, medico d'urgenza dell' elisoccorso Aiut Alpin Dolomites, intervenuto immediatamente sul luogo del disastro sfiorato. Una volta tratti in salvo i sciatori si sono abbracciati.
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