(ANSA) - TRENTO, 15 FEB - "Sono affascinata da sempre dal
capire cosa c'è dentro di noi a livello microscopico, da quando
mi hanno diagnosticato la malattia a 12 anni. Se non lo faccio
io, ho pensato, chi altro si deve mettere in gioco?". Emma Della
Libera ha solo 21 anni, ma le idee chiare. Per cercare di
conoscere la malattia genetica da cui è affetta, l'atassia di
Friedreich, per cui non esistono terapie, ha deciso di lasciare
Vascon di Carbonera, nel trevigiano, e di spostarsi a Trento,
dove frequenta il secondo anno del corso in scienze e tecnologie
biomolecolari al Cibio, il Centro di biologia integrata
dell'Università trentina.
L'ateneo sta inoltre raccogliendo fondi per trovare terapie a
malattie genetiche, con la campagna di crowdfunding sul
correttore genomico, lanciata un anno fa. Tra i donatori anche
l'imprenditore milanese Gino Del Bon: la sua nipotina ha una
malattia genetica, la Sindrome di Cornelia de Lange, e lui -
appena ha saputo della scoperta fatta a Trento, ha donato
personalmente 336.000 euro. (ANSA).
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