(ANSA) - BOLZANO, 1 LUG - Come ha fatto l'Alto Adige i conti
con la propria storia? Ne ha parlato ad un convegno
internazionale in Giappone Hannes Obermair, storico e
collaboratore scientifico dei Musei provinciali altoatesini. Il
"caso Alto Adige" è infatti uno dei tre illustrati - insieme a
quello di Taiwan e della Croazia - in un convegno internazionale
svoltosi il 29 e 30 giugno alla Konan University di Kōbe.
Il convegno si proponeva di studiare "esempi di temi divisivi
da un punto di vista della memoria e di strategie intelligenti
adottate per risolverli", spiega Hannes Obermair, che ha
illustrato la particolare sfida rappresentata dall'esperienza
della doppia dittatura in Alto Adige (il fascismo prima e il
nazionalsocialismo poi) e dai suoi relitti. "Quella intrapresa
recentemente dalla cultura della memoria in Alto Adige è una
sorta di terza via che ci permette di sfuggire alle insidie sia
di una demolizione intransigente e inutile dei monumenti, sia di
una loro conservazione ingenua".
La "terza via" dell'Alto Adige spiegata ai giapponesi
Adottate strategie intelligenti per risolvere temi divisivi