(di Stefan Wallisch) (ANSA) - BOLZANO, 06 APR - Con le scuole chiuse per l'emergenza coronavirus alcuni ragazzi fanno ancora più fatica a stare in scia. "Serve tanto impegno e tanta fantasia per agganciare i ragazzi che altrimenti si perderebbero per strada", racconta Raffaele Iovino.
"Il coronavirus ha accentuato ulteriormente la situazione", spiega. "Chi restava indietro prima, ora rischia di restare definitivamente indietro. Fa detto comunque che non sono i ragazzi a rimanere dispersi, ma le loro famiglie". I motivi, a grandi linea, sono le difficoltà socio-culturali e socio-economiche. E' più arduo intervenire sul primo aspetto.
"Andiamo a recuperare ogni singolo studente, chiamandolo anche quasi tutti i giorni", racconta Iovino. Se il problema è tecnico-informatico una soluzione si trova. "Ci sono famiglie -spiega - senza pc e lavorare su un testo sullo smartphone è praticamente impossibile". Con il sostegno del preside il prof, che è anche referente per l'informatica della sua scuola, ha recuperato tutti i pc portatili dalla scuola, li ha resi 'autonomi' per poi consegnarli uno a uno ai ragazzi che altrimenti non avrebbero potuto né seguire le lezioni via videoconferenza, né fare i compiti. Ai computer della scuola si sono aggiunti altri usati donati da aziende e recuperati dall'Ada in collaborazione con Linux User Group di Bolzano.
"Agganciare" i ragazzi è invece ancora più difficile, quando il corpo docente non riesce a stabilire un contatto con le famiglie. "Allacciare questi rapporti minimi in alcuni casi non è per niente facile", racconta Iovino. Ci sono famiglie che non rispondono alle chiamate e altre che sono rimaste bloccate in Marocco dopo le ferie di carnevale. "Abbiamo comunque recuperato addirittura ragazzi all'estero", racconta il prof. Anche sua moglie insegna e conferma che l'impegno è ulteriormente aumentato con l'homeschooling. Per stare dietro a tutti i singoli studenti si lavora anche 10, 12 ore al giorno. "La partita si gioca ora, perché recuperare questi giovani a settembre sarà assai più difficile", è convinto Iovino. (ANSA).
Prof sostegno, a caccia di pc per non perdere nessuno
Insegnante, ora ancora più difficile 'agganciare' i ragazzi