(ANSA) - TRENTO, 10 APR - Gli oltre duecento lavoratori
dipendenti delle aziende appaltatrici dei servizi museali del
Trentino si trovano in uno stato di grande preoccupazione per la
riduzione delle attività museali a seguito delle limitazioni
delle visite imposte dall'emergenza Covid-19 e per la
riprogrammazione del bilancio richiesta dalla Provincia ai
dirigenti dei musei trentini per il contenimento della spesa.
Roberta Piersanti, referente del settore per la Funzione
pubblica Cgil, spiega in una nota che "questi lavoratori -
principalmente occupati nei servizi della didattica, ma anche in
quelli di biglietteria, accoglienza e sorveglianza tra Muse
(80), Museo Storico, Buonconsiglio e Mart (60), e altri -
rischiano di pagarne le conseguenze in prima persona, con tagli
di retribuzioni e perdita dei posti di lavoro".
La Fp Cgil chiede l'apertura urgente di un tavolo per capire
quali siano le soluzioni che la Provincia intende attivare per
la tutela di queste lavoratrici e lavoratori.
"Abbiamo più volte richiesto una soluzione politica per la re
- internalizzazione di questi servizi nel perimetro pubblico,
visto che si tratta di attività di "core" del sistema museale
trentino che a più riprese esprime - attraverso i propri
autorevoli vertici - le ambizioni di eventi e iniziative di
respiro nazionale e internazionali, che non possono
evidentemente fondarsi su lavoro precario e sottopagato",
afferma Roberta Piersanti. (ANSA).
Preoccupazione per circa 200 precari nei musei trentini
Occupati in didattica, biglietteria, accoglienza e sorveglianza