(ANSA) - TRENTO, 01 LUG - L'Azienda provinciale per i servizi
sanitari (Apss) di Trento ha sempre comunicato le informazioni
in proprio possesso. Lo riporta un comunicato dell'ente,
riferendo come la "task force" provinciale in materia di
politiche di contenimento di contagio abbia avuto a disposizione
una pluralità di scenari.
In varie occasioni - spiega Apss - si sono dovuti gestire
disallineamenti dovuti principalmente a regole diverse o non
sufficientemente chiare fra i due flussi. Dal 24 giugno, il
Ministero della salute ha allineato i due flussi, uniformando
anche le regole per la definizione dei casi. Questo ha
comportato un ricalcolo dei casi per ambedue gli enti: risultano
alla Pcn 387 casi in più, dovuti alla comunicazione dei soli
nuovi casi non individuati con "screening", mentre sono stati
sottratti dai conteggi totali 61 deceduti. Nel flusso di dati
verso l'Iss risultano invece 622 casi in meno.
"Nessuna sottovalutazione quindi, né tantomeno la volontà di
nascondere cifre, quanto l'adozione di una metodologia di
classificazione, unica in tutta Italia", ha riferito l'azienda.
(ANSA).
Coronavirus: Apss, nessuna volontà di nascondere le cifre
Disallineamento dovuta a adozione di classificazione unica