(ANSA) - BOLZANO, 27 AGO - "Chi è venuto e rimasto a
Vipiteno, è arrivato con l'intenzione di costruire qualcosa,
oppure per la necessità di mantenere una famiglia": è una delle
testimonianze che meglio racconta il libro "Vipitenesi. Storia
di una comunità dalle origini al dopoguerra", frutto di un
progetto nato nel 2017, su iniziativa di Ciro Coppola e Giulio
Todesco, con una raccolta di fotografie che raccontano lo
sviluppo della comunità italiana vipitenese a partire dal primo
dopoguerra sino agli anni cinquanta.
Il volume, pubblicato per iniziativa del Comitato educazione
permanente di Vipiteno, è stato curato da Caterina Fantoni,
insegnante e studiosa che vive a Modena, ma originaria della
cittadina dell'Alta Val d'Isarco. Il risultato è un lavoro
articolato che, accanto alla contestualizzazione storica,
propone le testimonianze di chi ha memoria diretta o conserva le
tracce delle origini della comunità italiana a Vipiteno. Il
libro, 300 pagine, è corredato da numerose immagini d'epoca
raccolte tra i vipitenesi che hanno anche dato vgita ad un
archivio fotografico digitale con oltre 1.700 foto. Vengono
pubblicate, anche le schede biografiche di oltre 130 famiglie
italiane arrivate e stabilitesi a Vipiteno tra la fine
dell'Ottocento ed il 1955.
"Ciò che accomuna tutti loro - spiega Caterina Fantoni - non è
tanto l'appartenenza a un gruppo linguistico o a un altro: non è
il senso di appartenenza alla 'comunità italiana', quanto
piuttosto un passato analogo. Un passato in cui tanti di quelli
che arrivavano a Vipiteno spesso facevano un salto nel vuoto,
nell'esperienza comune di chi, superate due guerre, ha fatto
ogni sforzo possibile per garantire ai propri figli una vita
agiata". (ANSA).
Vipitenesi, come nasce una comunità
Gli italiani in Alta Val d'Isarco, storia e testimonianze