(ANSA) - TRENTO, 24 SET - Uno studio di fisica teorica, che
coinvolge anche l'Università di Trento, ha calcolato le
caratteristiche fisiche (conducibilità elettrica, colore e
lucentezza) e le proprietà chimiche dell'idrogeno al variare
della pressione, per comprimerlo fino a renderlo solido e
resistente come il metallo. I risultati dello studio sono stati
pubblicati sulla rivista scientifica Nature Physics, proprio
mentre in Europa si annunciano ingenti investimenti di Germania
e Francia nel settore.
La ricerca si inserisce in un filone internazionale che da
decenni vede gruppi di tutto il mondo impegnati nel comprimere
gli atomi di idrogeno per creare in laboratorio a temperatura
ambiente un superconduttore dalle prestazioni molto elevate, che
non si surriscalda e non disperde energia, di grande interesse
per applicazioni nel settore energetico e dell'elettronica e in
altre situazioni che richiedano materiali in grado di funzionare
anche in condizioni estreme.
"Abbiamo usato un modello teorico di avanguardia, da noi
sviluppato, per poter simulare l'idrogeno ad alta pressione al
computer, in modo da scoprire se ci fossero errori nei dati
sperimentali, e da far chiarezza sui meccanismi di
metallizzazione dell'idrogeno", dice Matteo Calandra Buonaura,
del Dipartimento di Fisica dell'Università di Trento, che ha
condotto la ricerca assieme ai colleghi Lorenzo Monacelli e
Francesco Mauri dell'Università La Sapienza di Roma e Ion Errea
dell'Università dei Paesi baschi. I quattro fisici spiegano:
"Siamo stati molto sorpresi quando i risultati della simulazione
hanno confermato tutti i dati sperimentali: l'idrogeno metallico
è un materiale particolarissimo: non solo è un metallo nero
(caso raro, come la grafite), ma è addirittura trasparente alla
luce infrarossa, e questo lo rende unico". (ANSA).
Metalizzazione dell'idrogeno, coinvolta Università di Trento
Studio di fisica teorica pubblicato su Nature Physics