(ANSA) - BOLZANO, 17 FEB - Laura Perselli non ha avuto il
tempo di reagire e ribellarsi al suo assassino: il dato emerge
dall'esito dell'autopsia svolta sabato scorso
dall'anatomopatologo Dario Raniero su incarico della Procura di
Bolzano. Se già sabato era trapelato il risultato dell'autopsia,
che aveva chiaramente indicato come causa di morte l'asfissia da
strangolamento per mezzo di una corda, ora emerge un nuovo
dettaglio utile all'indagine: il corpo della povera donna,
uccisa il 4 gennaio, non presentava alcun segno riconducibile ad
un tentativo di difesa.
Laura Perselli non ha quindi potuto fare nulla contro il suo
assassino, che probabilmente le ha teso un agguato improvviso e
del tutto inaspettato, appena rientrata a casa. Va ricordato che
Benno Neumair è indagato per il duplice omicidio e
l'occultamento dei cadaveri dei suoi genitori: Laura Perselli e
Peter Neumair.
In questi giorni il genetista Emiliano Giardina sta eseguendo
le analisi su decine di reperti sequestrati nella casa di via
Castel Roncolo, tra cui anche una corda da arrampicata di
proprietà di Benno. Quella stessa corda potrebbe essere l'arma
usata per uccidere Laura Perselli. Sono state intanto sospese,
per ora, le ricerche del cadavere di Peter Neumair nel fiume
Adige. (ANSA).
Coppia scomparsa: l'autopsia, Laura non ha potuto difendersi
Benno Neumair è indagato per il duplice omicidio dei genitori