(ANSA) - TRENTO, 29 MAR - A poco più di due anni da Vaia,
in Trentino sono stati aperti 1.255 cantieri che hanno
consentito di recuperare e portare alla vendita di circa il 70%
del legname schiantato.
Considerando che circa 450mila metri cubi non saranno
recuperabili perché posti in luoghi inaccessibili, il materiale
raccolto ed utilizzabile equivale al 79% del patrimonio
schiantato effettivamente recuperabile.
La "rinascita" delle foreste viene resa possibile
dall'impiego di 150 mila piantine nel solo 2020. Le principali
specie coltivate all'interno dei vivai del Casteller e di
località San Giorgio a Borgo Valsugana - di proprietà della
Provincia - sono larice, abete rosso e faggio. Per quanto
riguarda il 2021, si prevede una disponibilità totale nell'arco
della stagione di circa 355 mila piantine, per la maggior parte
larice e abete rosso a cui si aggiungono in minor quantità pino
cembro, faggio e altre latifoglie. Secondo le proiezioni, la
produzione nel 2023 potrebbe raggiungere le 480 mila unità.
(ANSA).
Vaia: recuperato e venduto 70% legno schiantato in Trentino
A poco più di due anni dal disastro sono aperti 1.255 cantieri